Ricominciare – Riprendiamo la pubblicazione periodica del giornalino, un foglio destinato a tutta l’unità pastorale e che tutti auspichiamo abbia un uscita regolare, o almeno quando può. Ci siamo soffermati con un gruppo di persone, espressione di tutte le parrocchie, per trovare a questo strumento di informazione e anche di riflessione, soluzioni di unitarietà e di continuità con le precedenti pubblicazioni: “l’ora di Barga” e “il granello di senape”.
Dopo alcuni tentativi abbiamo scelto di mantenere un’ unica testata, raccogliendo l’eredità di un titolo storico e segno di una lunga redazione, che già dal tempo di Mons. Baroni riprende il titolo di una poesia pascoliana.
L’altra testata era ripresa da una frase del vangelo, “Il granello di senape” e all’interno del foglio informativo, darà vita al sommario che raccoglierà i titoli degli articoli di approfondimento e di condivisione del nostro vivere l’impegno evangelico e del nostro essere chiesa oggi alla ricerca del regno di Dio.
“Il Granello di Senape”
La senape è un seme minuscolo “se aveste fede quanto un granello di senape….”Lc 17, 5
E altre volte questa piccolezza nel vangelo viene citata per riferirsi alla crescita prodigiosa del regno. Il regno di Dio è come un granello di senape che un uomo prende e semina in un campo… Mt 13,31
Nella testata compare il “logo dell’Unità pastorale – la Barca. Intanto – l’unità pastorale – sappiamo che è formata dalle tre parrocchie: Barga San Pietro in Campo e Sommocolonia, affidate alla responsabilità giuridica e pastorale di un unico parroco e che sono chiamate a collaborare, a sentirsi coinvolte insieme in una proposta pastorale unitaria. – Il logo – è un segno grafico che ci rappresenta e che nel guardarlo ci faccia comprendere il senso dell’insieme di queste tre parrocchie. E’ stata scelta una barca con due vele. Possiamo immaginarci una barca senza vele!?!? Oppure una vela senza barca!?!? O una sola vela !?!? Allora l’una ha bisogno dell’altra.
Perché proprio una Barca? La Barca è il simbolo storico di Barga, così come una vela richiama a San Pietro Apostolo, colui che riassettava le reti ed è chiamato a prendere il largo e poi a guidare la Barca di Cristo, la sua Chiesa. L’altra vela, la più alta, è simbolo della parrocchia più elevata dell’Unità pastorale, proprio come Sommocolonia, il cui nome indica la Colonia più in alto. In questo logo si possono riconoscere tutte le persone che attraverso le varie chiese dell’Unità pastorale, vivono ed esprimono l’appartenenza a questa unica comunità ecclesiale, e voi lo sapete che di chiese ce ne sono diverse in questo territorio dell’Unità Pastorale.
In Barga: Duomo San Cristoforo, Sacro Cuore, San Francesco, l’Annunziata, Il SS. Crocifisso, Santa Elisabetta, San Rocco, La Fornacetta, San Felice, San Domenico, Santa Maria alle Palmente.
In San Pietro in campo: la Chiesa di San Pietro Apostolo, San Bernardino e a Mologno i SS. Angeli custodi.
A Sommocolonia: San Frediano, San Rocco, Montebono e San Regolo a Catagnana Anche il giornalino, così come il logo e poi chissà quali altri strumenti possiamo suggerire e mandare avanti per creare un senso di collaborazione e informazione rivolta a tutti, ma importante è che noi tutti comprendiamo come poter essere segno di unità, di comunione pur nella diversa situazione pastorale. In me e in tante altre persone c’è il desiderio di camminare insieme aprendoci al nuovo di questo tratto di chiesa che siamo chiamati a vivere, e altrettanto ciascuno metta il suo impegno per formare l’ Unità pastorale. Alla nostra opera uniamo la preghiera allo Spirito Santo che è autore e fonte di unità e di comunione.
La nostra Unità pastorale si sta orientando verso la costituzione del consiglio pastorale.
Perché un Consiglio Pastorale? E’ sotto i nostri occhi una fase di cambiamento che percepiamo direttamente nell’accorpamento di varie parrocchie a causa della diminuzione dei preti in servizio.Quello che il Concilio Vaticano II ci proponeva come immagine di chiesa che vive la vocazione alla ministerialità, e fa esperienza di collaborazione nella comunità cristiana, invece oggi diventa una esigenza, e da noi spesso è vissuta quasi come emergenza e supplenza. Il Consiglio Pastorale è espressione di laici sensibili e maturi per vivere in modo nuovo la corresponsabilità all’interno della comunità cristiana, avendo uno sguardo privilegiato alla Catechesi, alla Liturgia e alla Carità su tutto il territorio dell’Unità Pastorale.
Il compito impegnativo del Consiglio pastorale è quello di diffondere uno stile di comunione tra le persone attraverso un programma pastorale.
Deve diventare organo di dialogo e collaborazione con chi si mette a servizio nei percorsi di catechesi, l’elaborazione dei calendari e delle celebrazioni, o chi svolge il compito importante della carità, dell’animazione del tempo libero e dell’aspetto culturale.
Questo è un primo aspetto che sento importante per quello che andremo a costituire.
Attraverso questo spazio del giornalino, continueremo una riflessione per rendere più consapevoli e motivare, coloro che accoglieranno questa responsabilità nella nostra unità pastorale. Arriveremo poi a comunicare modi di elezione e date di realizzazione.