An extremely interesting exhibition opened this afternoon in Barga Vecchia at the Museum of Memory – a retrospective of work by the painter Federico Sartori (1865 – 1938). The exhibition is divided into two rooms one containing the work produced while living in Argentina and the second larger room with work mainly from Tuscany.
A wide ranging exhibition covering the many styles and mediums used by the artist over his long career which range from pointillist oil paintings, symbolism during the Argentine period, expressionism onto liberty style graphics and through to drawings and sketches for religious murals and bass relief sculptures.
Also included in the exhibition are a number of coloured pencil drawings of Barga Including a view outside what is now the Teatro d Differenti which many people will never have seen.
The exhibition is on from today the 7th of June to the 8th of July.
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7 giugno a 8 luglio presso il Museo Stanze della memoria in Barga Vecchia si è tenuta la mostra retrospettiva del pittore Federico Sartori (1865 – 1938).
Milanese di nascita, dopo aver frequentato l’Accademia di Brera, Sartori si trasferì in Argentina. Fu il primo pittore del Museo di La Plata, città in cui visse fino al 1897. Passò quindi a Buenos Aires, dove divenne insegnante all’Accademia Nazionale di Belle Arti e fu invitato a numerose esposizioni di rilevanza nazionale: da segnalare, tra le altre, l’ Esposizione Internazionale del Centenario di Buenos Aires del 1910, nella quale una delle opere esposte da Sartori, ‘La bandera argentina’, ricevette in premio la medaglia d’argento .
Rientrato nel 1920 in Italia, visse soprattutto in Toscana e, in particolare, a Viareggio, proseguendo la sua attività artistica.
Nel 1924 partecipò alla XIV Biennale di Venezia con un ciclo di dipinti in bianco e nero denominato ‘Quattro anni di guerra’. Negli anni successivi, prese parte a importanti rassegne d’arte sia in Toscana che in Lombardia.
Fu amico di Viani, Pea, Chini e di altre personalità della cultura che nella Viareggio di allora davano vita a cenacoli di alto livello artistico. Di questo artista si può ancor oggi ammirare, a Viareggio, la lunetta soprastante la porta di ingresso dell’Istituto delle suore Dorotee, in via XX Settembre: è un dipinto datato e firmato da Sartori nel 1928.
Il linguaggio pittorico di Sartori unisce richiami di tipo divisionista, ad andamenti lineari e compositivi di sapore liberty, a spunti di carattere espressionista. E’ spesso presente, nelle opere di Sartori, un vivace gusto bozzettistico nel cogliere particolari situazioni di vita quotidiana, attraverso un segno deciso e intenso.
Ulteriori informazioni riguardanti la vita e l’opera di Federico Sartori al sito: www.federicosartori.it.