Last night saw the closing of the exhibition run by the collective Artefact at the l’iNStallazione di Venti d’Arte in via provinciale, Fornaci. Instead of just taking down the paintings and switching off the lights, the three artists, Keane, Sergio Fini and Nicola Salotti, decided on a more positive action. They produced a large canvas, 120 x 100 cms, and spent most of the evening painting a series of images across the canvas. Three differing styles and methods of painting and a mix of mediums that ran from oil paints, oil pastels, acrylics right through to marker pens and charcoal were all combined to create a series of images that changed constantly during the evening. Somebody did ask at one point if the painting was finished. The reply from one of the artists was, yes it was probably finished three or four times but was then promptly covered over by more paint.
Si è chiusa con una sessione di pittura in estemporanea la collettiva Artefact presso l’iNStallazione di Venti d’Arte in via provinciale a Fornaci. Domenica 24 gennaio, infatti, gli artisti Keane, Sergio Fini e Nicola Salotti, prima di smontare le rispettive tele dalle pareti, hanno regalato ai presenti un quadro in divenire, realizzato a “sei mani”.
Da una grande tela bianca sulla quale faceva capolino una delle suore ritratte da Keane i tre hanno lavorato per più di un’ora con una continua evoluzione di forme e campiture, pennellando, sgocciolando, graffiando, sfumando colori ad olio, acrilici e smalti, in una babele di tecniche e modi di interpretare la pittura.
Ne è risultato un quadro che in realtà è molti quadri, ormai nascosti sotto le variazioni successive (una sorta di Dorian Gray Effect?) fatto sta che una metamorfosi tale è possibile da apprezzare solo essendo presenti, dato che, in pochi minuti tutto cambia e lascia spazio all’immagine successiva, e a quella dopo ancora, e ancora. Parodia della vita? O solo divertimento per gli artisti e i curiosi? Valutate voi –