Nicola Arigliano, the King of Italian Swing died during the night at Salento. He was last here in Barga 7 years ago when he played a sell out concert at the Teatro Dei Differenti. Here’s what we published after that concert:
Nicola Arigliano, roared energetically into Barga this afternoon and just kept on pumping up the energy until he swept back out again leaving an empty space behind him.
Few people who met him that day, will ever forget his performance.
He is walking theatre, a constant performing bundle of energy that screams out “star quality”
With his backing band, a well oiled music machine smoothly running behind him, he held the packed audience in the Teatro di Differenti in the palm of his hand and entertained all evening.
It made little difference if he was talking about the wonders of garlic, the faults of Sinatra, or the merits of local wine, all was delivered with that musical timbre to his voice that somehow made even the most bizarre of his comments somehow in tune and above all, jazz.
This was no TV show. This was an entertainer and consummate showman who communicated with his audience on a human, face to face level.
The complete article including a short MP3 from that concert can be found here
È morto questa notte Nicola Arigliano, cantante e musicista jazz. Il cantante, 87 anni, nella sua lunga carriera professionale lascia in eredità canzoni come “Simpatica”, “Un giorno ti dirò”, “I sing ammore”, “My wonderful bambina” e “I love you forestiera”. Nella sua vita artistica Arigliano si è sempre diviso tra musica e televisione. Le prime incisioni di dischi arrivano nel 1956.
In anni più recenti vince il Premio Tenco (1996), per il suo album “I sing ancora” e recita al fianco di Enrico Montesano e Mietta nella serie tv “L’ispettore Giusti”(1999). Nel 2001 pubblica “Go man!”, disco registrato dal vivo a Milano, che vede la presenza di alcuni tra i più noti jazzisti italiani: Franco Cerri, Enrico Rava, Gianni Basso, Bruno De Filippi. Renato Sellani e Massimo Moriconi. Nel marzo del 2002, con la band di Ascolese, Arigliano prende parte ai festival jazz di Capodistria (Slovenia) e Fiume (Croazia). Nel 2005 è stato il cantante più anziano a partecipare ad un Festival di Sanremo con il brano “Colpevole” (accompagnato da Antonello Vannucchi dei Marc 4 e Franco Cerri), vincitore del premio della critica. La sua ultima esibizione risale all’8 settembre 2007, in occasione del premio alla carriera che gli ha voluto tributare la sua Squinzano . Saltuariamente si è anche cimentato come attore cinematografico, recitando tra gli altri film “La grande guerra” e “Ultimo tango a Zagarolo”.
«Per noi ragazzi del jazz degli anni Cinquanta era un idolo non solo perché cantava lo swing ma anche perché lo faceva con molta ironia: era il re dello swing e dell’ironia»: così Renzo Arbore ricorda Nicola Arigliano. «Tra le cose che lo rendevano originale – ricorda ancora Arbore – c’era il fatto che in pieno successo aveva abbandonato Milano per vivere in collina con animali e prodotti della terra, aveva fatto una scelta bucolica. Era allo stesso tempo naive e innamorato della musica moderna. Lo rimpiangeremo – conclude Arbore – rimarrà in quel portfolio di cantanti che vanno ricordati perché hanno seguito un discorso di musica popolare italiana». – source