Dall’idea realizzata in giappone da un pittore irlandese – Barga, nella cittadina «taggata» i muri parlano e gli alberi declamano poesie
Un codice a ogni monumento, piazza, chiesa e bar. Basta sfiorare il codice con il cellulare e partono storie e musica
Barga, nella cittadina «taggata» i muri parlano e gli alberi declamano poesie. Un codice a ogni monumento, piazza, chiesa e bar. Basta sfiorare il codice con il cellulare e partono storie e musica
BARGA (Lucca) – I codici a barre, i Qr code per l’esattezza, sono impressi su piccole mattonelle disseminate nei punti più strategici del paese: mura, palazzi, chiese, scalinate, vicoli e dedali disegnati con sapienza architettonica. Stanno lì, come improbabili e incomprensibili numeri civici postmoderni, pronti a raccontarci la loro verità. O meglio, pronti a svelarci una storia antica e un sacco di curiosità su Barga, ottocento abitanti, il paese della Media Valle del Serchio, in Lucchesia, amatissimo da Giovanni Pascoli e ancora oggi uno scrigno di bellezze e straordinari sapori.
MATTONELLE – Non è un caso che qui, ogni anno, si svolgono festival straordinari (Barga Jazz e una kermesse scozzese dedicata agli antichi migranti del paese) e che nel duomo (al suono delle campane della cattedrale Pascoli dedicò la poesia L’Ora di Barga) si sono sposati personaggi illustri ed è frequentato dalla famiglia Kennedy habitué di questa parte «estrema» della Lucchesia. Adesso, grazie alle mattonelle con il codice a barra, Barga è diventato il comune più «taggato» d’Italia e ogni ristorante bar, chiesa, piazza, statua e luogo di interesse lo dimostra con orgoglio.
SOFTWARE – A che cosa serve? Per capirlo basta sfiorare le mattonelle con un cellulare o un tablet. E come per magia quell’angolo del paese si racconta con storie, curiosità, riferimenti di ogni tipo, persino musica. L’idea l’ha avuta Keane, un pittore ed esperto di tecnologia irlandese nato con un solo nome dice lui (l’anagrafe italiana accanto al cognome gli ha dato nome XXX per il codice fiscale) e l’ha battezzata iBarga. «Ho studiato un progetto simile in Giappone – spiega Keane – che ho adattato a Barga. Ho voluto dare un codice a ogni piazza, monumento, chiesa, bar o statua. Il sistema funziona con dieci lingue basta scaricare un software gratuito su Internet (un qr code reader accessibile per tutti i tipi di smartphone e tablet) e passarci sopra il telefonino e immediatamente arrivano le informazioni».
POESIE NEL BOSCO – Keane l’irlandese racconta che nel bosco di Barga ha «nascosto» anche altre tavolette. «Se ci si passa il telefonino recitano pezzi di poesie famose di autori vari. A fine di luglio si cambierà tutto e le poesie saranno quelle del Pascoli». Per promuovere iBarga sono apparsi poster speciali: un volto di donna con la bocca coperta dalla sagoma di un iphone ed un Qr in basso a destra. «Non c’è testo nell’immagine, ma puntando il telefono verso il codice – spiega Keane – appare un video. È la bocca della stessa ragazza della foto che parla, e piazzando il cellulare sulla sagoma che sta sul suo volto l’immagine si anima parlando di iBarga». Il futuro? Una caccia al tesoro. «Con codici a barre disseminati nella Media Valle del Serchio e Garfagnana – continua Keane -. Saranno i tag e i telefonini a dare messaggi giusti e rompicapo per trovare la mappa del tesoro».
Marco Gasperetti 14 giugno 2011 – source – corriere della sera
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