Giornata all’insegna di commemorazioni per i 150 anni dell’Unità di Italia, con grandi ospiti e belle iniziative a Coreglia, dove nella giornata di domenica 17 luglio sono state ricordate le numerose figure del posto che in vario modo contribuirono attivamente al risorgimento italiano spendendosi per l’Unità d’Italia, primo tra i quali il medico condotto Francesco Leonardi.
Il “pantheon” dei coreglini che sostennero e diffusero in vario modo le idee liberali e risorgimentali e che in altre epoche si batterono per la giustizia è ricco, e per l’occasione è stata realizzata una mostra di dodici opere del giovane e promettente Nazareno Giusti che, con le tinte vivaci dei suoi inchiostri e l’evanescenza della sua tecnica ha citato i più attivi coreglini dell’epoca.
La mattina di festeggiamenti si è aperta dunque con l’inaugurazione dei lavori di Nazareno Giusti, esposti presso il teatro Bambi di Via del Mangano ed introdotta, alla presenza del Sindaco Valerio Amadei, del Presidente della Comunità Montana Nicola Boggi e dal maestro Antonio Possenti, dall’intervento del professore Gianluca Fulvetti su “La figura di Augusto Mancini”. All’incontro della mattina hanno fatto seguito, nel pomeriggio, le conferenze tenute dal dottor Roberto Pizzi su “La famiglia Cotenna di Monte San Quirico e i suoi rapporti con Coreglia” e quella del professor Eugenio Biagini dell’Università di Cambridge sul risorgimento italiano.
Tutti i personaggi storici citati durante le conferenze e numerosi altri sono raccolti nel lavoro di Nazareno Giusti, per il quale è stata creata una cartella d’arte con le riproduzioni delle opere originali, ognuna recante brevi cenni sulla vita di questi coreglini che fecero la storia del paese, non solo in epoca risorgimentale ma anche nei periodi storici seguenti, a partire da Augusto Mancini, coreglino adottivo ma attivissimo nei campi della letteratura e della politica di inizio secolo o Armanno Cordogli, soldato che con fiero spirito patriottico partecipò alle campagne del 1859, del 1866 e del 1870; oppure il figurinaio Saverio Pellegrini, autore della maschera funebre di Camillo Benso conte di Cavour. E ancora Serafino Togneri, valoroso patriota e combattente che fu insignito di una medaglia d’argento al valor militare e le famiglie Leonardi e Cotenna, con uomini e donne valorosi e appassionati in prima fila per la causa della Patria.
Ma l’opera di Nazareno Giusti, come accennato dà spazio anche a coloro che, per età anagrafica o per professione non parteciparono ai fermenti risogimenatli, ma che comunque si distinsero nel mondo e riportarono nel piccolo borgo di appartenenza la loro cultura, fama e risonanza. Non manca in ultimo una tavola dedicata alla comunità di Coreglia, che con semplicità e dignità partecipò in modo non secondario alla vita dei “più illustri” appena citati.
Ospite d’eccezione di questa giornata commemorativa l’Arcivescovo di Glasgow Mario Conti – che ha officiato una santa messa nel duomo di San Michele – le cui origini italiane sono ben note, ma che in particolare discende dalla Famiglia Leonardi, la stessa dalla quale discende l’attuale proprietario di Villa La Penna, sulla cui facciata è stata apposta una lapide che ricorda il medico Francesco Leonardi, autore di una serie di poesie inneggianti i successi delle truppe Piemontesi e Francesi; il figlio Gabriello, combattente volontario nella prima guerra di indipendenza e che con la moglie Cleobulina Cotenna diffuse lo spirito patriottico, nonché il figlio della coppia, Vincenzo, che si arruolò giovanissimo con i Cacciatori delle Alpi di Giuseppe Garibaldi.