The Piazzette, the festa del centro storico 2011 moved into the eleventh and final day . Thirty five concerts over a period of the next ten days, featuring live musicians or all types, hues, colours and persuasions. The festa has this year made a huge jump in quality and quantity and thinking about it, is just one step away from becoming a full blown music festival in its own right. Maybe next year, a large concert with some big names on the Fosso and the transformation will be complete.
L’ultima serata alla grande per la Festa del Centro Storico di Barga che sicuramente anche in questo appuntamento ha dimostrato di essere cresciuta in quantità e qualità di proposte. Tanta gente in giro anche in questo ultimo appuntamento, complice anche la doppia concomitanza con la solenne processione ed i fuochi d’artificio. Tanta gente, nonostante il clima abbastanza freddo e vien da chiederci quanta altra gente ci sarebbe stata in queste ultime sere, se le temperature fossero state più consoni al periodo estivo. Comunque sia, la festa del centro storico 2011 va in vacanza con il massimo dei voti. L’evento è stato organizzato dall’associazione commercianti PER B.A.R.G.A. con il patrocinio del Comune di Barga. La cura e la direzione artistica degli eventi è stata invece affidata, anche per quest’anno al Barga Jazz Club.
Betta Blues Society ( Piazza Angelio )
B2 ( Piazza Annunziata )
An Cat Dubh (paolo gas )
httpv://www.youtube.com/watch?v=KdmR8HTA8iE
It is important to correct one aspect of your reports of the Festa del Centro Storico. Although the overall Festa was organised by the Associazione per BARGA with artistic direction by Barga Jazz, neither of those organisations had any responsibility or control over the disharmony which took place in Piazza San Felice.
Ron is entirely correct — the unfortunate events in Piazza San Felice and Piazza Teatro were not conducted under the auspices of the Piazzette’s designated organizers, who did a very good job indeed. When the Comune chooses someone to direct a festa, there should be no such exceptions. You’d be hard pressed to find anyone in the Centro Storico, foreign-born or 100 percento Barghigiano, who doesn’t share that conclusion.
Intervengo con l’intento di salvaguardare quella che è una festa, a mio parere, ma per fortuna anche a parere di molti, ben riuscita.
Intanto ringrazio Frank per il ripetuto consenso manifestato nei confronti del “lavoro” svolto dal Barga Jazz Club e Ron per le sue precisazioni. Ringrazio anche quei pochi che si sono addirittura spinti a dirmi “grazie per il vosto lavoro”.
Affidare ad un unico organizzatore la gestione artistica della festa del centro storico è senz’altro auspicabile anche se non necessario o doveroso.
Le Piazzette sono state per molto tempo affidate alla libera iniziativa dei singoli ( o delle singole associazioni ) ed è cosa molto più recente quella del coordinamento tra i commercianti e della direzione artistica del Barga Jazz Club.
Il Barga Jazz Club, ci tengo a dirlo anche per rispondere ad una serie di provocazioni che mi sono state rivolte, non ha alcun interesse a che si crei una sorta di “mafia musicale” per cui tutto quello che è musica dev’essere organizzato dall’associazione.
Neanche per sogno! Chi vuol fare musica, con i propri gruppi, il proprio impianto, le proprie luci, il proprio fonico ecc. ecc. la faccia, ci mancherebbe.
Altro discorso è quello della coerenza e delle linee guida che, si, sono d’accordo, dovrebbero essere dettate da un organo super-partes quale il Comune di Barga e capisco anche che siano difficili da tracciare se ognuno decide di fare per conto proprio ( questo credo che sia il motivo principale, oltre al buon mercato, per cui ci è stato chiesto di curare, in larga parte, l’organizzazione musicale, non perchè siamo i più bravi).
Devo essere sincero: anch’io sono rimasto sopreso, dopo le riunioni fatte in comune, la conferenza stampa, le riunioni singole con i commercianti in cui ci è stato imposto “tassativamente” di ospitare concerti di musica live acustica o quasi, anche nell’ottica di salvaguardare la visione che ormai, per fortuna, si ha di Barga, cioè di una città dove chi viene ad ascoltare musica sa di trovare un certo spessore musicale, di trovare chi di fatto ha sostenuto una tesi del tipo “io faccio come mi pare”.
E’ pur vero che forse a livello puramente “economico” in certe situazioni si è incassato di più e si è speso di meno, ma il discorso puramente contabile credo che alla lunga sia rischioso se vogliamo sperare che questa festa possa durare nel tempo.
E questo è un discorso che va al di la di chi organizza la musica nelle piazze. Intendo dire che sia che la organizzi il Jazz Club, che la organizzino i commercianti o le associazioni singolarmente, la festa, per funzionare bene, dovrebbe avere una certa coerenza.
E’ un qualcosa che può crescere, diventare un evento come pochi in zona, ed attirare un sacco di gente, molta di più di quella che abbiamo visto, per cui …. la organizzi chi gli pare, ma lavoriamo tutti insieme.
Io alla fine delle Piazzette, come ho fatto l’anno scorso, mi farò una lista di cose che non hanno funzionato e cercherò il prossimo anno, se ancora sarò io coinvolto nell’organizzazione, di curare certi “punti deboli” nei limiti delle possibilità di quella che è, ricordo, un’associazione e non un’agenzia.
Mi auguro che tutti facciano lo stesso.
Non posso essere che pienamente d’accordo con Simone visto che facciamo parte della solita associazione e che abbiamo insieme a molti altri volontari lavorato per la riuscita di questa manifestazione.
Detto questo anche io mi faccio sempre una lista di quello che più che altro servirebbe per rendere la festa migliore.
Voglio fare un premessa, il mio ruolo in questa organizzazione è più che altro dal punto di vista burocratico perché impegnato in altre manifestazioni anche se poi ci confrontiamo sempre su tutto, in buona sostanza io mi occupo di tutto quello che riguarda SIAE e ENPALS e quindi dei permessi obbligatori per organizzare una festa dove c’è un intrattenimento musicale.
Senza entrare in noiose spiegazioni su SIAE ed ENPALS, vorrei riprendere il discorso lasciato da Simone sulle varie polemiche che ogni anno ci sono riguardo alla musica alle regole di organizzazione della festa che peraltro sono concordate sempre in maniera preventiva.
A questo proposito voglio precisare che determinate regole non siamo noi a farle ma lo stato Italiano e quindi vanno rispettate senza tante discussioni, quindi è inutile dire che chiunque voglia partecipare alla festa si deve organizzare per rispettarle che sia un’associazione o un esercizio pubblico senza provocare ritardi, disagi o inutile lavoro in più per noi che siamo ben felici di organizzare la festa dal punto di vista artistico, ma resta inteso non siamo a disposizione ne dipendenti di nessuno e nemmeno ragazzini che non hanno altro da fare a giornate che rincorrere i vari interessati. Voglio anche precisare che quello che noi facciamo soprattutto in merito di permessi e costi relativi sono quello che di migliore si può ottenere in una simile circostanza.
Detto questo vorrei passare ad elencare quello che non va e quello che secondo me dovrebbe essere fatto: la prima cosa già detta sopra è senz’altro la puntualità nel rispettare le regole concordate senza entrare in inutili discussioni, dal momento che c’è questa collaborazione si presuppone che ci sia la fiducia reciproca e quindi non dovrebbe essere necessario ripetere le cose decine di volte.
Il rispetto degli orari anche quest’anno ci sono stati dei momenti in cui si potevano evitare alcuni piccoli eccessi che per amor del cielo forse non hanno recato danni, ma tutti dovrebbero avere il senso di responsabilità che se l’orario di chiusura è previsto per le 2 alle due bisogna sfare i capannelli come si suol dire senza se e senza ma altrimenti nel caso di lamentele poi non ci possiamo difendere.
E’ ormai evidente o almeno lo è per me che questa festa così com’è ora ha di più le sembianze di un festival musicale e come tale andrebbe gestito. Voglio rispondere a chi crede che della musica non importa a nessuno e che basterebbe poter stare aperti fino a tardi ad ubriacarsi e fare casino e la festa funzionerebbe lo stesso, è evidente che si tratta di una cazzata, forse andrebbe bene a qualche ragazzetto ma senza intrattenimento non ci verrebbe più nessuno ma soprattutto verrebbe chiusa dopo un’ora dall’inaugurazione.
La pubblicità è un tasto dolente, questa festa ha raggiunto delle dimensioni per le quali non è più possibile fare una pubblicità locale ma è necessario pianificarla prima, al fine di poter informare della festa almeno la provincia di Lucca e poi poter vendere dei pacchetti completi ai turisti. In definitiva l’organizzazione deve essere professionale in tutto, abbiamo l’apporto professionale dei commercianti, la competenza professionale del Barga Jazz Club le associazioni partecipanti devono allinearsi a questo livello ed anche la promozione deve assumere una professionalità che attualmente non ha e di questo non voglio dare una responsabilità a qualcuno in particolare ma è un argomento che va trattato, forse è il più importante.
E’ necessario secondo me riempire le strade di raccordo alle diverse piazze con le bancarelle tipo il mercatino sotto le stelle, sono convinto che molti sarebbero disposti a pagare il posto nel centro storico durante la festa e questo sarebbe un ulteriore introito da investire per e nella festa. L’insieme di queste cose porterebbe molta più gente e ci permetterebbe come dice Simone di non dover a volte ricorrere a spettacoli che per un centro storico sono rischiosi e mantenere la musica il più possibile semi-acustica.
E’ di vitale importanza che qualsiasi allestimento al di fuori degli esercizi commerciali già esistenti sia bello da vedere e si sposi bene con l’ambiente del centro storico.
Sarebbe necessario che ogni punto musica fosse corredato da un palco o pedana e da una corretta illuminazione al fine di dare la giusta percezione dello spettacolo, è evidente che questo non può essere fornito dal Barga Jazz Club perché non è un service audio/luci ma potrebbe essere un investimento da fare tutti insieme e gioverebbe senz’altro all’immagine ed ai numeri della festa.
Questa è la mia personale idea delle cose, ma è quello che ho fatto alla prima edizione del Pane e le Rose quando ero io a gestire la parte artistica, è quello che faccio da qualche anno alla Festa della Birra al Borgo è quello che facciamo ma soprattutto Simone ed Alessandro al Barga Jazz Club è quello che fa Alessandro per Barga Jazz e credo di parlare di tutte realtà che seppure nelle difficoltà di questo momento storico funzionano bene. Ho voluto precisare e sottolineare queste cose perché troppo spesso ho avuto l’impressione che non ci sia totale fiducia ed approvazione del nostro operato, problema eventualmente di facile soluzione, chi pensa di fare meglio si accomodi pure, resta inteso che fuori da questo tipo di approccio organizzativo sempre parlando per me e solo per me non sono interessato a partecipare all’organizzazione di niente.
Per concludere ma non ultima anzi la cosa più importante di tutte è che nel’ Associazione per BARGA non ci sono ancora tutte le realtà che dovrebbero esserci, alle riunioni non c’è mai nessuno se non i soliti, gli incontri per organizzare la festa non si possono fare 15 giorni prima ma ogni cosa va pianificata mesi prima se vogliamo definire tutte le modalità di organizzazione in modo che tutti abbiano l’opportunità di organizzarsi per tempo, ricordo che nel centro storico ci sono un sacco di spazi che potrebbero essere temporaneamente utilizzati da realtà anche al di fuori di Barga vecchia, perché più movimento si crea e più soldi arrivano per tutti, per le feste di Natale quando c’è la seconda ondata di turisti già dovremmo essere in grado di annunciare le date della festa e tutte le strutture ricettive poter già vendere dei pacchetti all inclusive per l’estate.
A modest suggestion: Why not ask the residents and merchants of the Centro Storico for their views on what went well and what did not? This should be done while the memory of this year’s Piazzette — a great success marred by a small number of participants “del tipo ‘io faccio come mi pare’”– is still fresh in everyone’s mind. I once asked a local politician why residents of the Centro Storico were never polled on the Festa del Centro Storico, and his alarmingly immediate answer was “We know they would all vote against it.” (I’ll pass over what his comment suggests about the nature of democracy here.) As one of those residents who discusses such matters nearly every day with the neighbors, I simply don’t believe he’s right. People do understand the value of the festa to the spirit of our town, and almost all recognize that Barga has become a remarkably musical community thanks to the efforts of a group of extraordinary musician-activists led by Alessandro Rizzardi, Andrea Guzzoletti and Simone Venturi. What almost no one understands is the hidden, self-destructive backroom maneuvering that permits their work to be undone by the “faccio come mi pare” gang. If the Comune were to take any real interest in what its citizens actually think, they’d acknowledge that the Piazzette are a valuable but fragile asset, which needs public support to take what Keane justly describes as the next step toward becoming a major music festival in its own right.