È un piacere leggerla, è un piacere ascoltarla, la scrittrice Rita Charbonier, ieri a Barga per affrontare, assieme alla commissione pari Opportunità e ad un variegato e folto pubblico il senso dell’orma delle donne nella Storia.
Autrice di tre romanzi di successo con protagoniste tre figure femminili e la Storia, il discorso si è sviluppato attorno di Nannerl Mozart – “La sorella di Mozart, il suo primo romanzo, 2006, tradotto in decine di lingue – Maria Stella Chiappini – “La strana giornata di Alexandre Dumas”, 2009 – e Elsa/Anita Garibaldi – “le due vite di Elsa”, 2011.
Tutte donne che, nei romanzi di Rita Charbonier come nelle proprie storie personali, hanno lasciato un’impronta, forse però più piccola di quella che avrebbero potuto se per epoca di appartenenza (metà Settecento la prima, inizio Ottocento la seconda, anni Trenta del Novecento la terza) e humus culturale fossero vissute nel presente.
Questo aiuta a capire da dove la donna è partita e dove è arrivata, ed è importante per valutare dove deve ancora arrivare.
Il premio Nobel per la pace assegnato pochi giorni fa a tre donne (la presidentessa della Liberia Ellen Johnson-Sirleaf, l’avvocatessa liberiana Leymah Gbowee e l’attivista yemenita Tawakkul Karman), definite “fonte di ispirazione, di coraggio, forza e impegno non comuni” e di grande potenziale nei processi di democrazia e pace, fa ben sperare che i talenti e la forza femminile comincino a non essere più “sprecati” o comunque messi in ombra.
Rita Charbonnier è nata a Vicenza e attualmente vive a Roma. Ha frequentato la scuola per attori dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, a Siracusa, debuttando a teatro con Lucia Poli.
Nella sua carriera teatrale ha lavorato con il Teatro della Tosse di Genova, con La Contrada di Trieste e con il Teatro Stabile dell’Aquila; è stata diretta, tra gli altri, da Antonio Calenda, Aldo Trionfo e Tonino Conte.
Sulla scena non solo ha recitato ma anche suonato e cantato. Ha lavorato anche in televisione con apparizioni nelle trasmissioni “Avanzi” e “Avanspettacolo” e soprattutto nella commedia musicale “Parole d’amore… parole”, scritta e diretta da Nino Manfredi, rappresentata, nella stagione 1992/93, nelle maggiori città italiane.
L’incontro con la letteratura è avvenuta grazie a una collaborazione con una rivista di Teatro; dal suo primo articolo, riguardante la domanda se le donne registe, drammaturghe e compositrici avessero dovuto lottare più degli uomini per esprimersi, è nato, anni dopo, il suo primo romanzo “La sorella di Mozart”, ispirato dalla figura di Nannerl Mozart, sorella di Wolfgang Amadeus.
Pubblicato nel 2006, è stato uscito in dodici paesi; sono seguiti poi i romanzi “La strana giornata di Alexandre Dumas“, pubblicato nel 2009 e “Le due vite di Elsa“, uscito il 10 maggio scorso 2011.