Nasce con un “nome parlante” una mostra che accoglie le opere di 15 giovani artisti, alcuni già con una lunga esperienza alle spalle, altri emergenti. Le opere impreziosiranno gli ambienti dello storico Teatro dei Differenti per tutta la stagione di prosa, da dicembre 2011 fino ad aprile 2012.
L’intento è quello di far incontrare linguaggi espressivi diversi e di dar vita ad una nuova “agorà” per il pubblico del teatro, una piazza dove si possa fruire e discutere non solo di spettacolo, ma anche di altre forme d’arte come la pittura, la scultura e la fotografia, l’arte digitale e la grafica.
I protagonisti della mostra saranno Margherita Cagnoni, Francesco Cosimini, Paola Fanucchi, Federica Filippelli, Alessandro Giorgetti, Keane, Daria Palotti, Riccardo Pieruccini, Massimo Salotti, Nicola Salotti, Raffaele Santalucia, Luca Scopetti, Michele Simonetti, Stefano Tommasi e Alicia Villarreal Cardenas.
L’inaugurazione avrà luogo l’8 dicembre prossimo alle ore 18,30 presso il Teatro, in occasione del terzo appuntamento della stagione di prosa con lo spettacolo “Moliére a sua insaputa”, protagonista Paolo Hendel.
L’iniziativa è patrocinata e voluta dal Comune di Barga, su idea di Francesco Tomei, collaboratore per la promozione della stagione di prosa.
Lucia Morelli, per l’Associazione Culturale Venti d’Arte di Fornaci di Barga, è la curatrice della mostra e ci spiega così questo progetto: “Venti d’Arte promuove lo sviluppo culturale e territoriale in tutte le sue sfaccettature per dare visibilità e risonanza alle potenzialità creative ed espressive più variegate. Siamo felici di poter lavorare ad un progetto di valorizzazione dei talenti artistici in una cornice così prestigiosa e di poter collaborare con gli operatori istituzionali che tanta sensibilità hanno dimostrato nei confronti di questo evento sperimentale”.
Dice della mostra la giovane critica novarese Arianna Ruggerone: “Ho sempre creduto che la stretta collaborazione tra le Arti, come veniva intesa nel Rinascimento, si fosse persa, ma la volontà umana sa riscoprire quanto di bello ha a sua disposizione e questo progetto si pone in prospettiva di risvegliare i più nobili sentori di compenetrazione tra le Arti, proprio come avveniva appunto nel Rinascimento, periodo di cui la Toscana si erge a simbolo. La figura dell’Artista merita più che mai di essere riconosciuta e valorizzata, “Arti differenti” mi sembra una idea nuova, fresca, totalmente in linea con questa mia visione”.
Apprezzamento per questa novità è stata espresso anche dal sindaco Marco Bonini e da Giovanna Stefani, consigliere delegato alla cultura, che hanno sottolineato come questa mostra arricchisca l’offerta culturale della cittadina, anche in un periodo – l’inverno – di solito meno ricco.
Tra l’altro i Comuni di Barga, Bagni di Lucca, Castelnuovo, Coreglia e Borgo a Mozzano stanno lavorando ad un protocollo di intesa volto a creare sinergia tra i rispettivi teatri, in modo da avere una stagione di prosa sempre più variegata e collaborativa, che sicuramente gioverà anche ad iniziative come “Arti Differenti”.
Il Teatro dei Differenti a Barga, dall’otto di dicembre fino alla conclusione della stagione teatrale, si è prefissato una piccola sfida: offrire al suo pubblico e ai suoi Artisti un’esperienza “rinascimentale” in cui a nessuno viene chiesto di schierarsi a favore di un’espressione piuttosto che un’altra. Quindici saranno gli Artisti che esporranno le loro opere negli spazi del teatro, per permettere un ulteriore arricchimento culturale a chi andrà a vedere uno spettacolo e per avvicinare al teatro coloro che per abitudine sono invece più vicini al mondo dell’arte figurativa dei quadri e delle sculture.
L’eterogeneità di questo progetto si afferma nella scelta delle opere e dei suoi autori: tutti giovani, ma talmente diversi per stili, soggetti e tecniche, da rendere questa mostra un exemplum della situazione artistica toscana in questo momento.
Artisti affermati ed emergenti, figurativi e non figurativi, pittori, scultori, grafici, fotografi, illustratori e scultori, ognuno con la sua opera, andranno a mostrarsi e a mettersi in gioco su un palcoscenico che condivideranno con gli attori di questa stagione teatrale.
Le opere rimarranno esposte nei vari spazi del teatro, così da incuriosire lo spettatore che si metterà a girovagare fra foyer e gallerie con uno spirito nuovo e potrà così conoscere nuove realtà e modalità espressive, riscoprendo la creatività di un’arte, così differente da quella della recitazione ma così vicina per sentimenti al mondo degli attori! Perché tutti gli Artisti sono ugualmente nudi di fronte ad un pubblico, sono soggetti a critiche, sono desiderosi di farsi conoscere e sono attenti a non sbagliare. Perché tutti gli artisti hanno la volontà di emergere. Il giudizio del pubblico è importante e, ancor più importante, è quello di un pubblico non acerbo alle fruizione di espressioni culturali.
Questa “operazione culturale” diventa qualcosa di nuovo, una sfida per tutte le arti coinvolte. Bisogna essere bravi per sottoporsi a ciò, bisogna essere coraggiosi, bisogna essere Artisti!
Il primo ad emergere in questo frangente è senza dubbio il Teatro che si è fatto carico delle responsabilità che comporta una scelta nuova, mettendo a confronto queste “Arti Differenti”. Si è messo in prima fila per supportare e divulgare un messaggio di unità espressiva.
L’Arte è Arte e coinvolge tutti, è un richiamo universale che va oltre le peculiarità di ciascun soggetto e merita sempre di essere sottoposta a una nostra valutazione: è questo il senso di coinvolgimento che il Teatro dei Differenti vuole diffondere.
Arianna Ruggerone