In questi giorni, probabilmente la sera del 16 dicembre, giornata di gran tempesta di pioggia su Barga, c’è stato un crollo al piccolo torrione delle antiche mura castellane di via di Solco, per intendersi nell’area dell’orto Bertacchi. Si tratta di una caduta di sassi sul fianco sinistro in alto, preoccupante perché pone in un cattivo stato di stabilità la parte terminale del piccolo torrione, con il pericolo, in caso di altra pioggia, di un ulteriore crollo che potrebbe arrecare danni maggiori. Un problema che Barga, futuro centro delle memorie delle fortificazioni della Valle del Serchio, certamente non merita, quindi urge provvedere.
Queste antiche mura – probabile corpo di un baluardo difensivo avanzato – nei secoli passati difendevano il Castello di Barga dalla parte del cosiddetto Fondone o Solco Rovinoso ed erano ben più alte rispetto a come le vediamo oggi; in buona parte furono interrate a seguito del riempimento dello stesso Solco per rendere la zona meglio urbanizzata, con delle vie più comode per raggiungere sia l’area dell’odierno Teatro, come quella retrostante alla SS. Annunziata. Vie a cui è rimasto, appunto, il nome Solco. Per renderci conto del riempimento del Solco basti osservare quell’arco delle mura dell’orto Bertacchi affiorante dal terreno nella parte terminale, esattamente a destra lungo la via che sale alla piazza del Teatro. (vedi immagine).
Chi guarda oggi le mura in oggetto dalla soprastante curva della via di Circonvallazione è indotto a credere che non possano essere state mura difensive di Barga, per la semplice ragione che le vede, appunto, sprofondate laggiù in basso, quindi, quantomeno enigmatiche.
A questo proposito va detto che in antico la sopraddetta curva della Circonvallazione non esisteva, infatti, fu costruita artificialmente circa nel 1840 a seguito della costruzione della Via Nuova per il Giardino, la quale partiva dal baluardo di Porta di Reale e seguendo l’attuale andamento giungeva al Ponte Vecchio (il Ponte Nuovo non esisteva), che imboccato consentiva alla strada di raggiungere il Giardino passando davanti alla chiesa di S. Rocco. Peraltro va detto che con la distruzione del baluardo di Porta Reale la strada fu congiunta alla via che andava a Le Fornaci, costruita proprio in quegl’anni.
Il progetto della strada per il Giardino previde un graduale e ottimo livello di piano stradale. Pertanto si dovette intervenire nel riempimento dei vari dislivelli, tra i quali quello esistente tra la prima curva, quella in cui si apre il braccio che va all’Ospedale, e il Solco o Fondone, oggi la seconda curva a scendere.
Infatti, quel tratto di dritta stradale, allora in parte mura e orti, non era come oggi la vediamo, perché scendeva proprio nel Solco per poi risalire dall’altra parte sino alla terza curva. Nel mezzo, verso l’interno, le mura del baluardo difensivo dell’orto Bertacchi ai cui fianchi corrono le due ripide strade dette di Solco che conducevano in Barga raggiungendo due probabili Portelli, piccole porte di servizio in ausilio alle tre porte maggiori. Circa l’esistenza di Portelli o Porticciuole lungo le mura di Barga ci soccorrono anche i documenti dell’Archivio del Comune di Barga, i cui si trovano citati i nomi: del Soccorso, del Bastione o delle Monache, della Ripa e del Leone, ma è pensabile fossero in numero maggiore. Queste piccole porte, ben guardate, in tempo di guerra venivano murate.
Per il rialzamento di quel tratto della futura strada del Giardino, così come recita il progetto dell’epoca, fu portata sul luogo moltissima terra, poi furono costruiti i due muri, che riempiti anch’essi di terra, servirono per fare la curva, cosicché le mura del baluardo castellano dell’orto Bertacchi rimasero laggiù in basso.
Davanti all’antico baluardo a difesa di Barga – oggetto del franamento di sassi e oggi detto dell’orto Bertacchi – possiamo vedere una casa anch’essa di un’epoca abbastanza antica, probabilmente costruita dopo il sec. XVII, tempo in cui l’importanza della difesa muraria di Barga andò via via scemando.
Problemi alla mura di Barga si registrano anche sul bastione del Fosso. Alcune piccole pietre si sono staccate dal muraglione cadendo anche sulle auto nel parcheggio. Sabato mattina sul Fosso è entrata in funzione una piattaforma aerea con la quale sono stati messi in sicurezza i punti pericolosi del muro. Diverse pietre risultavano infatti smosse e pericolanti, forse anche a causa delle pioggie dell’altra sera.