Nell’anno del centenario della morte di Giovanni Pascoli la Festa nel Borgo della Poesia che ogni anno si tiene in onore del poeta non poteva che essere “speciale”. E speciale è stata, con centinaia di visitatori giunti sul colle di Caprona per prendere parte al Convivio Pascoliano così come agli incontri culturali che si sono tenuti nel pomeriggio.
I primi a giungere in visita a Giovanni Pascoli sono stati i membri del Motoclub di San Mauro di Romagna che, colta l’occasione del centenario, hanno suggellato un gemellaggio con il Motoclub Fornaci, incontrandosi questa mattina per la prima volta. Doverosa una visita tutti insieme alla casa-museo e una sosta alla stazione di Castelvecchio in attesa del treno a vapore, per poi proseguire per un tour (in auto d’epoca) alla scoperta delle bellezze del comune di Barga. Il 2 giugno prossimo saranno poi i membri del Motoclub Fornaci a visitare le terre del Pascoli con una visita a San Mauro.
In mattinata è stata anche aperta la mostra, allestita nelle stanze della foresteria di Casa Pascoli “L’Officina del Poeta” con l’esposizione degli autografi dei Canti di Castelvecchio, ed è proseguito l’annullo filatelico del francobollo emesso da Poste Italiane in memoria del poeta.
La festa vera e propria è iniziata con l’arrivo del treno a vapore, un convoglio speciale giunto da La Spezia che ha portato nel Borgo della Poesia cinquecento visitatori. Ad accoglierli, come ormai è tradizione, le autorità e la banda Luporini che ha poi accompagnato l’inizio del convivio.
Il percorso enogastronomico ha preso il via nel giardino del ristorante Lo Zi’ Meo – dove era stato anche allestito un mercatino dell’artigianato e di prodotti tipici – ed è proseguito sul colle di Caprona con piatti della tradizione contadina: torte salate, formaggi e affettati garfagnini, polenta incagiata, buon vino e dolci tipici.
La giornata è poi proseguita con gli incontri culturali che si sono tenuti sotto la tensostruttura installata sulla terrazza dedicata Mariù Pascoli; ad aprirli il gruppo folclorico La Muffrina, che si è esibito in balli tipici eseguiti dai bambini del gruppo e, in chiusura del pomeriggio, dagli adulti.
Poi qualche parola su Giovanni Pascoli a cura dei poeti Alba Donati e Paolo Fabrizio Iacuzzi che hanno esaminato la sua importanza nel panorama letterario italiano ed europeo, l’insegnamento lasciato ai posteri, il suo sentire così “nuovo” e diverso confronto al suo tempo, la sua capacità di toccare anche gli animi più semplici. La sua attualità, insomma, e quindi il motivo di celebrarlo ancora dopo cento anni.
A seguire la presentazione della copia d’arte della New Corsonna, una riedizione dello storico periodico locale riedito da Arteimmagine e Zona Franca editrice. Nelle quattro pagine che riportano al presente una parte della storia di Barga e dello stesso Pascoli sono contenuti articoli originali (in apertura l’annuncio della morte del poeta) e scritti di Maria Lammari, Sandra Rigali, Elisabetta Gianasi e Piergiuliano Cecchi, accompagnati da disegni di Sandra Rigali e foto di Caterina Salvi.
In chiusura della presentazione il Coro delle Alpi apuane, con i bei canti popolari diretti dal maestro Luca Bacci.
Nel frattempo, e fino a sera, sono proseguite le visite alla casa-museo sulla cui altana la compagnia La Ribalta di Gallicano ha impersonato e recitato Giovanni Pascoli strappando applausi di assenso ai visitatori; l’atmosfera verace di cento anni fa è stata anche rievocata dai tanti figuranti e mestieranti in costume del Museo della Castagna di Colognora e dell’associazione Gioco Giocattolo di Lucca.
Rigorosamente in costume d’epoca anche i volontari della Misericordia e dei Donatori di Castelvecchio, organizzatori della Festa nel Borgo della Poesia: da venti anni sono proprio loro che, assieme alla Fondazione Pascoli e al comune di Barga, con il supporto di Ponti nel Tempo, fanno rivivere il poeta con grande passione e dedizione.