Non so se ci avete fatto caso. I grafici degli spread sembrano quelli dei terremoti e poi quello di un elettrocardiogramma. Ecco insomma: una paura da infarto. Poi aprite un giornale. Esodati, che ho confuso per giorni con esondati, faninchiappettati, e inchiappettanti, indagati, maghi degli appalti, calciatori più abili di mano a contare i soldi che di piede. A questo proposito, manco la nazionale vince, forse stroncata dalle dichiarazioni del solito Cecchi Paone che par essere stato con un azzurro che gli ha detto che anche un altro è gay e poi ci sono quelli ammezzati che curano il corpo ma gli piacciono le donne…. Boh?
Il premier Monti cerca di ostentare sicurezza e stringe un patto con la Francia mentre la Germania mi ricorda, spero di sbagliare, anni bui della sua e nostra storia. Cipro è quasi in bancarotta, la Grecia pure, la Spagna fa paura. A Benevento uno ha nascosto il cadavere della zia avvolgendolo nel Domopak per riscuotere la pensione. Come dargli torto!
Qualcuno poi dovrebbe spiegare a Di Pietro che la politica è un’altra cosa da quella che sta facendo lui, come pure a Grillo. Una volta faceva ridere, oggi direi che pensare un suo partito al 20 per cento mi lascia un tantino perplesso, per usare una parola molto soft. Ho letto, non è una battuta giuro, purtroppo aggiungo io, che i consiglieri di Parma eletti nel suo movimento la sera vanno a lezione di diritto amministrativo. Eh? Non meglio il PD con Bersani che, diciamocelo, non entusiasma nessuno.
Ma la genialata più grande viene sempre dal mitico, sì proprio lui, il Silvio nazionale: risolviamo tutto il casino finanziario, cosa secondaria che lui ha creato ma se lo dimentica, stampando noi i soldi (sta cosa me la dice pure mia figlia di sei anni e pare avere un senso per l’italiano non avvezzo al gioco). Poi candidiamo Jerry Scotti. Non c’è niente da ridere: pensate che l’Italia non lo eleggerebbe? Olè il gioco è fatto.