Continua la ricerca pascoliana di Sandra Rigali e Caterina Salvi iniziata con la pubblicazione della New Corsonna, una copia d’arte ispirata al vecchio quotidiano barghigiano e dedicata a Giovanni Pascoli presentata nei giorni di avvio del Centenario pascoliano. Il lavoro di archivio e di ricerca personale portato avanti in questi mesi a Casa Pascoli è stato tradotto adesso anche in opere visive ispirate dai luoghi, dai personaggi, dalla immagini legate al poeta.
I lavori di Sandra, pittrice e Caterina, fotografa sono da oggi in mostra (fino al 14 luglio) presso la Galleria Comunale e traggono spunto dalla presenza di Giovanni Pascoli a Castelvecchio, basandosi e reinterpretando scritti autografi, schizzi, fotografie d’epoca.
In mostra scatti fotografici che raccontano la quotidianità di Casa Pascoli e dipinti che reinterpretano i documenti fotografici dell’epoca, ai quali si aggiungono “sperimentazioni” che sovrappongono con particolare efficacia fotografia e pittura e quindi i diversi punti di vista e sensibilità artistiche, raccontando la storia della permanenza del Poeta con gli occhi del presente.
La mostra, che prende il titolo di “Una magnifica presenza – Inspired by Pascoli” in onore di quanto la realtà barghigiana senta ancora vivo Giovanni Pascoli, proseguirà poi presso lo Studio Arte Immagine in via di Borgo, dove durante questo 2012 non sarà celebrato solo il Centenario pascoliano ma anche i 10 anni di attività professionale di Sandra e Caterina.
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Non solo: non è escluso che alcune di queste opere, come auspicato dal presidente della Fondazione Pascoli Alessandro Adami, presente insieme al sindaco Marco Bonini, all’assessore provinciale Mario Regoli ed al presidente dell’Unione dei Comuni Nicola Boggi, all’inaugurazione, possano trovare ospitalità anche a Casa Pascoli nella prossima edizione della “Serata Maggio a Pascoli”, musica e poesia nel giardino di casa pascoli con l’intervento di Giancarlo Giannini.
Su questa mostra, sulle ispirazioni che Pascoli ha saputo dare a Caterina e Sandra, sentiamo le due protagoniste:
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An extraordinary mostra in every sense. No subject has been more thoroughly explored in Barga than Giovanni Pascoli. Yet Sandra Rigali and Caterina Salvi have not only revitalized our understanding of the great poet’s life and works — they’ve accomplished this near-impossible feat with poetry of their own. Salvi’s detailed exploration of the objects that surrounded Pascoli at Castelvecchio is both sober and sensual, a brilliant essay on the subtle nuances of black-and-white photography as well as on Pascoli’s inner world. Rigali’s explosive colors and eloquent portraits are the tone-perfect complement, shifting our attention to the immensely varied characters who populated his waking hours. They remind us that Pascoli the introspective dreamer was also deeply engaged in his times, in that waking life. The collaboration of Rigali and Salvi captures him in full.
Se posso aggiungere qualcosa alle acute osservazioni di Frank, partirei dal titolo della mostra, a mio parere particolarmente appropriato: magnifica nel senso etimologico di “magnus” e “facere”, cioé una presenza che si fa grande.
E così è per tutti: l’ombra proiettata da Pascoli sulla poesia del novecento è enorme, da Montale a Pasolini, per limitarsi soltanto all’Italia.
E nel quotidiano lo è anche per noi che viviamo negli stessi luoghi nei quali il poeta ha vissuto gli anni più significativi per la sua produzione (“Barga è la patria di quasi tutta l’opera mia”). Luoghi che per certi versi assumono vita propria perché cantati nella sua poesia.
Ricalcare la traccia di questa presenza con le parole sarebbe stata una sfida improbabile, il ricorso alle immagini si dimostra invece una strada percorribile.
Non a caso, il lato a colori è quello del disegno e della pittura (la parte soggettiva), mentre il bianco e nero è la fotografia (la rappresentazione oggettiva).
Quasi a dire che le orme di questa presenza sono significative e possono essere impresse nella memoria (seppur digitale), ma senza la rielaborazione personale (la creazione artistica), una sua dimensione andrebbe persa inevitabilmente.
Sandra and Caterina, What a beautiful exhibit. I am sorry not to be in Barga to see the work in person. Congratulations! Donna