Un altro passo avanti per la realizzazione del nuovo ospedale unico. Durante la Conferenza dei sindaci che si è tenuta ieri, 5 luglio, è stata data un ulteriore “spinta” verso la realizzazione dell’ospedale della Valle del Serchio scegliendo un termine, quello del 31 luglio, entro il quale le amministrazioni comunali disponibili ad ospitare il presidio dovranno proporre la propria candidatura.
Entro la fine del mese dovranno essere inviate le proposte formalizzate con la cartografia del sito individuato, che saranno poi valutate dall’apposita commissione tecnica regionale e poi di nuovo portate all’attenzione della conferenza dei sindaci nel prossimo incontro di settembre per sciogliere finalmente il dilemma sulla localizzazione del presidio.
Nel corso della seduta sono stati anche nominati i due tecnici che rappresenteranno i sindaci della Valle nella commissione: saranno il professor Aldo Frediani e l’ingegner Daisy Ricci, che si uniranno all’ingegner Gabriele Marchetti, all’ingegner Nicola Ceragioli e alla dottoressa Michela Maielli indicati dall’Azienda USL 2.
I sindaci hanno quindi dimostrato la loro volontà di “fare presto”, raccogliendo anche l’invito del direttore generale dell’Azienda USL 2 Antonio D’Urso che durante la seduta ha evidenziato la necessità di essere tempestivi perché un ritardo, soprattutto nell’attuale contesto storico, potrebbe avere conseguenze molto negative per il futuro della sanità della Valle del Serchio.
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Questa “accelerazione” arriva proprio nei giorni in cui il governo ha approvato il DL sulla Spending review, il decreto con cui si cerca di stringere al massimo la spesa pubblica e secondo il quale, in un primo tempo, erano stati considerati a rischio chiusura i piccoli ospedali sotto i 120 posti letto.
Un’ipotesi infine eliminata dal testo e confermata dal ministro della Salute Renato Balduzzi, che tuttavia conferma che, anche se i tagli non saranno imposti da Roma, sarà comunque compito delle Regioni razionalizzare la rete ospedaliera e verificare la funzionalità delle piccole strutture.
Le parole del ministro non solo confermano l’invito di D’Urso, ma anche quanto dichiarato appena pochi giorni fa dal consigliere Regionale Marco Remaschi (presidente della IV Commissione Sanità) e quanto diffuso in una nota dall’unione comunale del PD: scegliere in coscienza e fare presto.
D’accordo con loro anche il sindaco Marco Bonini, che all’indomani dell’incontro ci conferma ancora una volta che quello dell’ospedale Unico è un treno che non può essere perso, anche in virtù del fatto che gli standard richiesti per la sanità si alzano sempre di più e che quindi i due attuali presidi presto rischieranno di non risultare più idonei.
Ma Barga comunicherà alla conferenza dei sindaci la propria disponibilità ad ospitare l’Ospedale Unico? “Certo – ci conferma il sindaco Bonini – Il comune di Barga ha sicuramente un sito disponibile e rispondente ai requisiti necessari e presenterà la sua proposta, fermo restando che la scelta migliore in assoluto sarà quella che potrà dare un futuro alla sanità della Valle”
Ma quale area del nostro territorio sarà indicata dall’amministrazione comunale?
Questo lo sapremo entro il 31 luglio.
(nella foto i sindaci della Conferenza all’atto della firma per l’accordo preliminare)
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