Tra un nome altisonante e l’altro attribuito alle varie ondate di caldo, quest’estate prosegue calda e asciutta. Come già accaduto in inverno, abbiamo incontrato la nutrizionista (ed amica) Giusi D’Urso per sapere come orientare la nostra alimentazione in questi giorni.
“La regola numero uno” – mi dice Giusi – “è curare l’idratazione facendo attenzione alle bevande edulcorate che vanno giù con facilità ma, oltre a dissetare pochissimo, apportano calorie di cui non abbiamo bisogno”. Inutile dire che molto spesso preferiamo proprio bevande di questo tipo per l’effetto che danno nell’immediato.
“Quello di cui necessita il nostro organismo” – prosegue la nutrizionista – “è l’acqua, possibilmente naturale e con un residuo fisso non inferiore a 200 mg/l, in modo che essa reintegri non solo i liquidi, ma anche i sali minerali persi con l’abbondante sudorazione che caratterizza queste giornate calde”.
Mentre parliamo non è facile evitare l’argomento “acqua di sorgente”, magari delle sorgenti che incontriamo lungo i sentieri durante le nostre belle passeggiate estive. In questa arida estate molte sorgenti hanno una portata ridotta o addirittura sono asciutte, quindi è bene portare con sé dell’acqua quando ci si allontana da paesi e città. Ci si deve, inoltre, accertare che quell’acqua che sgorga sia proprio di sorgente e che si tratti di una sorgente non minacciata da inquinamenti biologici, come quelli dovuti alla presenza di animali domestici e selvatici: anche loro cercano acqua e refrigerio!
Durante la passeggiata, ma anche a casa, non dobbiamo trascurare il consumo di frutta e verdura: anche loro contengono acqua. “La frutta e la verdura di stagione” – sottolinea Giusi D’Urso – “sono ricche anche di sali minerali, fibra, antiossidanti e vitamine, quindi per un’estate in salute è consigliabile aumentarne il consumo e prediligere i prodotti del proprio territorio”.
“Posso dirti una cosa?” – chiede l’amica nutrizionista – “Bisogna incoraggiare le persone a coltivare ortaggi e frutta: è questo uno dei cardini della sostenibilità dell’ambiente della nostra alimentazione”. Io approvo e penso agli orti scolastici.
I consigli per correggere i nostri errori alimentari non sono finiti, mentre infinito comincia ad essere il senso di colpa dell’intervistatore…
(Ri)Scopro così che per non affaticare l’organismo e rendere i processi digestivi e di assorbimento più rapidi e semplici è consigliato ridurre la quantità di alimenti altamente proteici e grassi. Non oso pensare a certi merende a base di salumi che taluni si concedono, magari accompagnati da un po’ di vino o birra…
Mi salvo in calcio d’angolo con i gelati, di cui sono goloso, e lo yogurt. “I gelati sono un’ottima merenda” – mi dice Giusi D’Urso – “purché artigianali e accompagnati da una fonte di fibra, come un frutto. Meglio prediligere i gusti fruttati a quelli cremosi che contengono una maggiore quantità di grassi. Lo yogurt rappresenta un ottimo spuntino estivo, fresco, sano, ricco di proteine e fermenti lattici che aiutano la flora batterica intestinale a restare in salute, nonostante le temperature torride di questa stagione. Attenzione” – sottolinea la nutrizionista – “a quello in vendita nelle yogurterie/gelaterie: è un prodotto assai diverso da quello prodotto in casa o comprato in un supermercato”.
Per attenuare i miei sensi di colpa sposto il ragionamento sull’attività fisica. La Dottoressa comprende bene il mio tentativo e con un sorriso mi segue accondiscendente: “E’ importante non fermarsi, scoraggiati dal caldo e dalla tendenza a sudare. È consigliabile fare un movimento quotidiano e moderato prediligendo le ore mattutine o serali, per evitare eccessive perdite di liquidi, spossamento e colpi di calore”.
Che dire? Io provo a placare il crescente senso di colpa per certe “sviste” alimentari organizzando una passeggiata in bicicletta per il tardo pomeriggio e riempio la borraccia. Voi cosa fate?