Monte Forato e il Duomo di Barga – Tracce di un antico Osservatorio dei Liguri Apuani. Questo è il titolo di un libro di recente uscita, settembre 2012, scritto dallo studioso sardo di archeoastronomia Mauro Peppino Zedda e edito dall’Associazione Culturale Agorà Nuragica di Cagliari. Il libro si avvale della prefazione di Mario Codebò dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e Società Italiana di Archeoastronomia.
Prima di iniziare a descrivere l’interessante pubblicazione, penso si sia già colto un dato molto espressivo: l’opera, proprio perché nata lontano da Barga, ha tutto il sapore di un regalo alla nostra Valle e soprattutto al nostro straordinario Duomo e alla sua Città, che Zedda ha visitato 2 volte nello scorso anno, conscio di venire in un luogo, dal punto di vista dell’archeoastronomia, del tutto speciale. Una specificità, nei suoi caratteri generali, intuita da molti, ma ancora scarsamente indagata, che invece trova nel libro le sue spiegazioni sulla posizione del Duomo, intenzionalmente orientato verso il Monte Forato, riuscendo l’autore a farci capire ancora che quel colle su cui sorge l’antico Tempio fosse stato in antico un osservatorio astronomico dei Liguri Apuani.
Tra l’altro Zedda ha anche indagato le fasi costruttive del Duomo, precisando che le tavole planimetriche eseguite dall’ing. Pera nel 1938, tempo dei restauri all’edificio (1927-39), presentano un’errata considerazione del nucleo antistante e inglobante il campanile. Infatti, Zedda lo ritiene non la presunta primitiva chiesetta illustrata dallo stesso Pera, bensì il terzo ampliamento del Duomo, così come già osservò nel 1773 Targioni Tozzetti nel libro Relazioni d’alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana, tra cui Barga.
Sintetizzando, Tozzetti ebbe a rilevare che il complesso della facciata non gli parve antica come il restante dell’edificio. In buona sostanza l’orientamento del Duomo verso il Monte Forato non è mai venuto meno, e l’attuale complesso della facciata fu il terzo ampliamento, prima realizzato con il tetto a capanna, poi, per le presunte infiltrazioni d’acqua in chiesa dallo spiovente attaccato all’antica facciata tri-navata, rialzato a unica falda, con l’acqua scivolante sul davanti.
Questa interessante novità sulle fasi evolutive del Duomo si evince da un singolare elemento costruttivo rimasto al suo interno, nel punto di congiunzione tra la parte della chiesa che aveva tre navate e l’aggiunta che inglobò il campanile. Si tratta di un elemento a terra che presenta una modanatura rivolta verso l’uscita, un classico modo per abbellire nella parte bassa le facciate delle chiese, così com’è a Loppia, Brancoli e in tantissime altre chiese romaniche.
[dw-post-more level=”1″]
Oltre a Barga, Zedda è poi salito alla vetusta Sommocolonia, la patria politica del celebre antimediceo Capitan Galletto, per verificare da vicino, munito dei suoi strumenti di calcolo, la posizione della chiesa di S. Frediano che è diretta verso il Monte Forato, che seppur bombardata dagli americani nell’inverno 1944, nel dopo guerra sia stata riedificata sulle sue fondamenta. Da qui è poi salito all’ultimo rifugio del Galletto, la possente Torre, dove ha scoperto una finestrella che ancora mira dritta il Monte Forato.
Zedda pone un interrogativo ai lettori: pensate sia una casualità? Ebbene, allora andiamo a Perpoli, dove anche qui insiste la solita casualità, poi a Fiattone, concludendo che non si tratti altro che di un attento orientamento tramandato da epoche lontane, dai Liguri, che elessero questi luoghi a speciali osservatori astronomici.
Così Zedda: Il fatto singolare è che l’asse di orientamento del Duomo di Barga e San Frediano a Sommocolonia è verso il Monte Forato. A questa singolare “coincidenza” geografica si aggiunge l’altra astronomica, infatti, l’orientamento San Frediano-Monte Forato coincide con la direzione del tramonto del Sole al solstizio d’inverno, mentre quella di Duomo-Monte Forato con quella del tramonto della Luna nel lunistizio minore meridionale (questa linea coincide pure con quella del tramonto di Sirio nel periodo compreso tra il 2000 e il 1100 prima di Cristo). Queste coincidenze non possono essere frutto del caso ma sono figlie di precisi orientamenti di carattere astronomico.
A queste due chiese si aggiungono gli orientamenti con il Monte Forato di San Michele a Perpoli e San Pietro e Paolo a Fiattone. Tutto questo è straordinariamente eccezionale!!
Zedda nel libro ha voluto ringraziare chi da Barga, in vario modo, gli è stato di aiuto nel suo lavoro: Pier Carlo Marroni, Paolo Marroni, Massimo Pia, i dipendenti della Biblioteca Fratelli Rosselli e del Museo Civico, il direttore de Il Giornale di Barga e il sottoscritto.
Per approfondire l’argomento Monte Forato e il Duomo di Barga, con tutte le altre straordinarie intuizioni di Zedda, rinviamo il lettore all’acquisto del libro già disponibile nelle edicole barghigiane. Annunciamo ancora che l’Autore è intenzionato a venire a Barga per la presentazione del libro e magari con lui salire al Duomo per una lezione a cielo aperto.
[/dw-post-more]