È tutto pronto per la trentaduesima edizione del Presepe vivente di Barga, la più antica rievocazione di questo genere in Valle del Serchio.
Come da tradizione l’evento si terrà il 23 dicembre a partire dalle 20.00 e quella di quest’anno si presenta come un edizione particolarmente ricca e curata, che porterà tra le vie e i vicoli del castello di Barga oltre 200 figuranti e 30 setting che riproporranno gli antichi mestieri della civiltà contadina di fine Ottocento.
Per questa ricchezza di scene rievocative il Presepe di Barga risulta molto caratteristico ed anche quest’anno vedrà, durante il suo svolgimento, decine di persone intente a rappresentare le occupazioni di un tempo. Ci saranno le mucche da mungere della famiglia Renucci e chi preparerà il formaggio con Giordano Bonaccorsi nei pressi di Piazza Beato Michele; ci sarà chi macinerà grano e castagne per ottenere farina con la rievocazione della molitura sotto la cura di Paolo Bernardi in piazza del Crocifisso; ci saranno due carbonaie a diversi stadi di avanzamento in piazza san Felice; ci sarà un antico ospitale allestito con arredi e oggetti d’epoca dall’associazione Mansio Hospitali Lucensis in vicolo Garibaldi; ci saranno le osterie del comitato paesano di San Pietro in Campo e di Catagnana. E ancora, nei vicoli e nelle carraie, associazioni e singoli – tra i quali gli amici del gruppo storico di Ghivizzano – interpreteranno scalpellini, fabbri, tessitori, legnaioli, norcini; non mancherà la scuola, presso l’atrio di palazzo Pancrazi e nemmeno lo zampognaro che con il suono nostalgico del suo strumento accompagnerà i viandanti verso la capannuccia.
A cura dell’istituto storico lucchese sezione di Barga verrà riproposto come ogni anno anche il momento del censimento effettuato figuranti in costume da centurione romano che avranno la loro sede nel chiostro di palazzo Balduini. Questo momento storicamente più coerente con la natività sarà accompagnato dalla presenza della compagnia teatrale La Ribalta di Gallicano, che allestirà un mercato come ai tempi della Palestina di Cristo, creando un’area di rievocazione storica ancora più calzante.
San Giuseppe e la Madonna partiranno con il bambino tra le braccia – il piccolo Luca Maggiore – da piazza del Comune e, visitando i fondi illuminati dove i mestieranti saranno a lavoro, attraverseranno la scena fino a giungere sotto la loggia del Podestà presso il Duomo, dove i fedeli si raduneranno ed attorno alle 21.30 un razzo luminoso annuncerà la nascita del Signore.
Il Presepe vivente sarà dunque anche quest’anno un evento in grado di interpretare il sentimento religioso e di evocare anche aspetti storici e di valorizzazione del territorio, accendendo la fede e mantenendo e tramandando quelle che furono le tradizioni e i costumi dei barghigiani di 100 anni fa.