L’amaro epilogo della vicenda ospedale unico, con la ratifica del voto a favore del sito di Piano Pieve, pur in assenza di informazioni precise su quale sarà la reale tipologia del nuovo ospedale unico, ovviamente a Barga è stata accolta non troppo positivamente.
Lo avevamo già annunciato nell’articolo di cronaca di ieri, ma uno dei primi a risentirsi è stato il consigliere di opposizione di “Spazio Libero”, Oriano Bartolomei che dopo quanto è accaduto ieri chiede la testa del sindaco.
“Come opposizione in questo anno e mezzo abbiamo sempre sostenuto e mai polemizzato col sindaco sulle posizioni tenute – ci ha detto ieri – pur dissentendo in alcune occasioni sul comportamento. Nella fattispecie sul silenzio che c’è stato nel battage giornalistico che i comuni della Garfagnana hanno fatto a favore della sede di Pieve Fosciana ed anche per il comportamento tenuto nella conferenza dei sindaci del 7 gennaio scorso, dove invece dell’astensione avremmo preferito un voto contrario. Stesso discorso anche per l’astensione di oggi (ieri ndr). Un comportamento che non ci sembrava adatto alla situazione che si era creata. Avremmo visto to meglio un voto contrario perché l’astensione è comunque una posizione che non abbastanza ambigua”.
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“Alla fine di una storia – continua Bartolomei – che in questi ultimi 16 anni ha visto succedersi sindaci della sinistra, prima Campani, poi Sereni ed infine Bonini, il finale è che poi perderemo l’ospedale con 100 e più posti di lavoro che equivale alla chiusura di un’altra Corsonna nella nostra zona.
Io credo che a questo punto il sindaco Bonini dovrebbe considerare seriamanente di prendere decisioni adeguate a quello che stato il fallimento della politica sanitaria del nostro comune, rassegnando le dimissioni, che comunque noi chiederemo nel prossimo consiglio comunale”.
Di diverso tono la reazione del segretario del PD di Barga, Vincenzo Cardone: “Sulla questione abbiamo assistito ad una difesa d’interessi particolari e di campanile che hanno posto in secondo piano l’aspetto dell’offerta sanitaria”.
Così il segretario in un commento postato al nostro articolo di cronaca di quello che è successo ieri a Lucca.
“C’è stata una esplicita volontà di non aspettare l’esito di una commissione che ci dirà, in base a parametri oggettivi, che tipo di ospedale avremo in relazione al sito. Gli interessi che gravitano intorno al nosocomio (indotto economico), hanno prevalso sulla valutazione oggettiva dell’offerta sanitaria finale che garantiremo ai nostri cittadini.
Il problema non è il sito – continua Cardone – ma cosa vi verrà costruito e quali risposte darà alle esigenze sanitarie alla popolazione della Valle del Serchio. Questo miope campanilismo non ha consentito una ponderata valutazione in quanto la scelta è stata fatta in assenza un importantissimo elemento per una serena valutazione.
L’Assessore alla Sanità della Regione ha, pur con molta cautela verbale, esplicitato il suo pensiero: il nuovo ospedale si farà in relazione ai flussi relativi al bacino d’utenza punto.
Per questo era importante attendere cosa diceva la commissione che sta lavorando per valutare questi fattori”.
Infine una battuta sulla posizione determinante assunta dal sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “Il sindaco di Lucca Tambellini in quanto a campanilismo non è stato da meno, egli pur richiamandosi alla ragione Kantiana, l’ha di fatto sottomessa alla sua lucchesità impaurita dall’eventuale nascita di una struttura che potesse in qualche modo depotenziare il nascente ospedale di Lucca”.
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