Nel nostro comune la crisi sta picchiando sempre più duro e ora a farne le spese non solo più solo aziende e negozi, ma anche chi lavora ed opera nel sociale. E svolge un servizio di pubblica utilità. Ed il danno è così ancora maggiore. E’ il caso questo della Misericordia del Barghigiano – Servizio Ambulanza, una delle più attive ed importanti realtà di volontariato del territorio della Media valle, che gestisce anche il servizio 118 della zona e che sta facendo i conti con una dura crisi.
Questa Misericordia da lavoro anche a 8 dipendenti e proprio per questi la situazione comincia a farsi critica. Mancano all’attivo tre mensilità e la tredicesima di dicembre e le prospettive di recuperare sono poco rosee. Il problema è legato a diversi fattori, tra i quali un debito pregresso di circa 90 mila euro che il direttivo della Misericordia eletto alla fine del 2011 si è trovato a dover risanare. C’è puoi l’aumento delle spese non bilanciato da un incremento del lavoro e dei servizi che sono andati a ridursi e che oltretutto sono legati a compensi che ormai non sono più commisurati ai costi realmente sostenuti. C’è poi il fatto che questa Misericordia dà appunto un lavoro fisso e stabile ad otto persone (peraltro fondamentali vista la penuria di volontariato attivo) e che stipendi e contributi sono quindi un grosso costo, ma ora a mettere in seria difficoltà questo sodalizio è il ritardo dei pagamenti di cui la Misericordia è creditrice nei confronti della Regione Toscana e dell’azienda USL per i servizi svolti. Ritardi che ormai si accumulano ad ogni scadenza prevista da un anno, ma che adesso stanno mettendo in seria difficoltà la Misericordia di Barga.
Entro febbraio, in una situazione economica ormai allo stremo, si attendeva il saldo dell’anticipo 2013 relativo al primo quadrimestre, ma i soldi non sono ancora arrivati e non è ancora dato sapere se arriveranno almeno entro la fine del mese di marzo. Comunque in grosso ritardo rispetto al problema degli stipendi arretrati e delle spese che comunque quotidianamente la Misericordia deve sostenere per svolgere i servizi.
[dw-post-more level=”1″]Abbiamo chiesto spiegazioni al Governatore Elena Venezi: “Purtroppo la situazione è questa e non è dato sapere quanto verrà effettuato il pagamento da parte dell’USL; la cosa ci sta preoccupando anche perché ormai non ci sono i soldi nemmeno per l’acquisto della benzina e non ci viene più fatto credito. Se la situazione non si sblocca saremmo costretti a sospendere non tanto i servizi di urgenza del 118, ma tutti quelli legati all’ordinario con un grave danno non solo per noi ma anche per la stessa azienda USL. Per il momento, , abbiamo cercato di ridurre i viaggi, ma senza cambiamenti all’orizzonte dovremmo fermare del tutto i servizi . C’’è poi il problema dei dipendenti. Con loro stiamo gestendo la situazione di comune accordo, con la collaborazione anche dei sindacati”.
Per affrontare la delicata situazione della Misericordia, d’intesa proprio con i sindacati, per lunedì è stato organizzato un incontro con il Prefetto di Lucca, al quale interverrà anche il direttore generale dell’ASL 2. “Chiederemo – ci dice la Venezi – di velocizzare il più possibile il pagamento dell’anticipo che non ci è ancora arrivato, ma anche di regolarizzare i pagamenti successivi. Dopo questo il prossimo è atteso a maggio, ma non possiamo permetterci ulteriori ritardi. Abbiamo necessità che questa successiva scadenza venga se vogliamo nutrire speranze di risollevarci dalla situazione; di tentare di rimetterci in pari con gli stipendi ed i pagamenti”.
Una maggiore disponibilità a regolarizzare almeno i pagamenti fornirebbero insomma una almeno parziale boccata di ossigeno ad una situazione che si fa sempre più asfittica e che rischia di portare alla chiusura una realtà sociale così importante per Barga e per tutto il territorio della Media Valle.
“Chiederemo aiuto al Prefetto ed all’ASL, ma stiamo chiedendo aiuto a tutti quelli che ci possono dare una mano” – ci dice ancora il Governatore Venezi –. Ci sono già stati incontri anche con l’Amministrazione Comunale e naturalmente la Misericordia è in costante ricerca di risorse economiche.
In questa situazione si inserisce poi anche la penuria di volontari che attualmente sono solo una trentina-.
“Incrementare il volontariato – conclude la Venezi – permetterebbero quanto meno di non dover fare i salti mortali per garantire tutti i servizi e le squadre di emergenza che assicuriamo ogni giorno 24 ore su 24.
I volontari attivi sono per il momento solo una trentina. Veramente pochi per svolgere insieme ai dipendenti la mole di lavoro che gestiamo ogni giorno”.
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Che tristezza!!! Che delusione!!! 🙁 Non siamo capaci di mantenere ciò che è stato creato con tanti sacrifici anni ed anni orsono!!! Grazie!!! Forse è giusto il proverbio arrangiato: Garfagnini scarpe grosse e cervelli fini (molto)!!!
tutta la mia solidrieta’ ai miei ex colleghi che con grande sacrificio mantengano in vita un servizio essenziale per la popolazione. Mi dispiace vedere un associazione nata per volonta’ del cavalier Baraglia essere in gravi difficolta’ finanziare. Un associazione che sta cercando di rimettersi in piedi prima con l aiuto del governatore Telfy Zima ed ora con la Dottoressa Venezi che hanno dovuto fare i conti con un sistema mal gestito precedentemente. Mi fa pensare il non interessamento a questa vicenda dei sindaci della zona specialmente del sindaco di Barga che per anni e’ stato governatore della misericordia e che dovrebbe piu di tutti avere a cuore il destino dell associazione, il vicesindaco di Barga che e’ stato anche volontario e ha coperto ruoli nel magistrato della misericordia. Quello che mi sconvolge di piu e’ come può la Regione pensare di costruire un ospedale nuovo quando non ci sono neanche i soldi per pagare i servizi sanitari delle misericordie in generale.