La lotta al cinipide – il deleterio parassita che sta danneggiando le nostre selve di castagni – sta per entrare nel vivo con il lancio dell’antagonista, il Torymus Sinensis, insetto che si nutre delle larve del cinipide.
Dopo i rilasci avvenuti in zone campione alcuni mesi fa, la lotta biologica sarà ora intensificata allargando il raggio di azione dell’antagonista ad altre aree della Versilia, Mediavalle e Garfagnana individuate dagli uffici provinciali e delle Unioni dei Comuni.
Lo ha annunciato l’assessore provinciale Diego Santi il quale informa che la Regione Toscana ha approvato l’elenco dei nuovi siti strategici dove verrà diffuso l’antagonista, aumentando così l’estensione dell’area in cui il Torymus Sinensis sarà attivo. Da ricordare che sul nostro territorio, tra l’altro, è operativo un centro di moltiplicazione regionale dell’insetto “amico” curato dall’Unione dei Comuni della Garfagnana.
Nelle prossime settimane verranno quindi lanciati gli antagonisti che, nutrendosi del cinipide, proteggeranno gli alberi di castagno.
[dw-post-more level=”1″]
Le aree identificate sono dislocate su tutto il territorio provinciale e tra esse rientrano anche i territori di Pegnana e Menagrino nel Comune di Barga e le vicine zone di Gromignana e Calliga nel comune di Coreglia, di Lupinaia e della Piana nel comune di Fosciandora. Le altre zone scelte per introdurre il Torymus Sinensis sono Bagni di Lucca (Montefegatesi e Calcinaia), Castiglione Garfagnana (Colle San Marco), Camaiore, Pozzuolo e la zona della Croce di Brancoli nel comune di Lucca.
L’operazione, totalmente biologica, comporterà tempi di intervento lunghi e per questo sarà necessario seguire in maniera attenta l’andamento di questa nuova immissione degli insetti antagonisti e verificarne i risultati. Il “contrattacco” al cinipide è stato comunque sferrato, grazie anche alla collaborazione tra castanicoltori, associazioni di settore e enti, nella speranza di scongiurare un annus horribilis come il 2012 il cui raccolto, a causa del parassita e delle avverse condizioni meteo, ha visto una produzione di soli 7-8mila quintali contro i 25mila quintali delle annate migliori.
Il cinipide (Dryocosmus Kuriphilus) proviene dalla Cina ed è stato avvistato per la prima volta nel 2002 nella zona di Cuneo. Da quell’anno si è diffuso in altre parti di Italia, trovando un habitat ideale in Garfagnana. La riproduzione, che avviene per partenogenesi, si ha con la deposizione delle uova nelle gemme del castagno nel periodo che va da maggio a luglio; nella primavera successiva le larve si schiudono trasformando la gemma in una galla, un escrescenza sulle foglie che ne arresta lo sviluppo vegetativo.
[/dw-post-more]