Via libera dei lavoratori all’accordo siglato dai sindacati e da KME nelle settimane scorse, con la sospensione degli esuberi previsti per 275 dipendenti (di cui 142 a Fornaci), fino al 2015ha cancellato i 275 esuberi e una revisione della modalità di calcolo del premio di produzione, che sarà legato ai risultati economici effettivi raggiunti dal gruppo.
Il referendum si è svolto mercoledì e giovedì in tutto gli stabilimenti italiani ed alla fine a votare per il sì all’accordo è stato a livello nazionale circa il 70% dei lavoratori. Una percentuale sicuramente importante, nonostante anche in questi giorni gli stessi lavoratori, ma anche i sindacati, abbiamo più volte sottolineato il grande sacrificio al quale sono state chiamate le maestranze.
Per quanto riguarda Fornaci di Barga il referendum ha riguardato 643 lavoratori aventi diritto. Di questi hanno votato in 566: a favore dell’accordo si sono espressi in 386, i no sono stati invece 175, le schede bianche 3 e le nulle due. La percentuale dei favorevoli è quindi anche a Fornaci vicina al 69%.
[dw-post-more level=”1″] A Firenze per il sì ha votato il 79%, mentre a Serravalle Scrivia il sì ha vinto con il 65%.
Dunque si attendeva il sì dei lavoratori ed il sì è arrivato. L’accordo può andare avanti e l’augurio anche degli stessi lavoratori è che nei prossimi tre anni possa segnare un punto di svolta anche per una ripresa della produzione. Rimangono invece scettici i detrattori del no secondo i quali, anche sulla pagina “Salviamo KME” su Facebook, l’accordo è definito perdente. Soprattutto per le maestranze.
Da più parti anche i sindacati in questi giorni hanno però voluto sottolineare che quanto raggiunto tra KME e organizzazioni sindacali e quanto approvato dai lavoratori rappresenta un atto di responsabilità in un momento particolarmente difficile. L’unica strada per evitare il definitivo baratro.
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