Dalla capitale al paesino più remoto, dalle più alte istituzioni dello stato ai singoli cittadini oggi, 25 aprile, come ogni anno, innumerevoli sono stati o gli omaggi resi a chi contribuì a liberare l’Italia dal dominio nazifascista avviando la nostra nazione verso la costituzione della Repubblica.
Una data che è divenuta la Festa della Liberazione dato che proprio il 25 aprile 1946 le città di Milano e Torino furono liberate dalla presenza delle truppe tedesche e dei fascisti, alle quali seguirono (o precedettero di pochi giorni) molte altre città del nord Italia.
Seppure a volte velata da polemiche sul reale significato, ogni anno si festeggia la Resistenza e la guerra di liberazione come uno dei momenti più alti e simbolici della storia recente Italiana ed anche Barga, sul cui territorio la linea gotica fu attiva per diversi mesi, non è stata da meno.
Le celebrazioni hanno preso il via di prima mattina con la deposizione di corone di alloro ai monumenti che ricordano il caduti. E nel nostro territorio ce ne furono, dato che nel piccolo borgo di Sommocolonia partigiani, alleati e tedeschi combatterono per mantenere le posizioni arrivando ad uno scontro rimasto celebre come la Battaglia di Sommocolonia.
Ed è qui che oggi si è tenuta una bella iniziativa giunta alla sue seconda edizione e che promette di diventare una sentita di tradizione: è verso questo borgo ricco di storia e di ricordi, infatti, che si è mossa la seconda Passeggiata della Liberazione, una marcia conviviale organizzata da Pro Loco e Associazione Ricreativa Sommocolonia.
In 130 si sono incontrati i piazzale Matteotti a Barga e, dopo una tappa facoltativa alla pasticceria Lucchesi e alla sosta dei Diavoli, i partecipanti hanno raggiunto il paesino attraverso l’antica mulattiera intitolata, nell’ultimo tratto, alla Seconda Divisione Buffalo, il battaglione di soldati di colore che combattè durante la sanguinosa battaglia di santo Stefano.
Famiglie, gruppi di amici, coppie con il loro cane al guinzaglio, italiani e stranieri hanno creato un lungo, variopinto e ciarliero serpentone che ha raggiunto Sommocolonia per l’ora di pranzo, momento per il quale l’associazione ricreativa del paese aveva preparato stand gastronomici per rifocillare i passeggiatori.
Gustose zuppe tipiche e affettati con pasta fritta, dolci e buon vino sono stati serviti a tutti coloro che sono arrivati in paese con un eccellente organizzazione; poi tutti a riposo al fresco della Rocca o a giocare e svagarsi nel parto antistante, con la possibilità di godere del magnifico panorama a 360° gradi che ha fatto del paesino, già nel medioevo, uno luogo strategico e conteso.
Per tutta la giornata il piccolo museo della resistenza di Sommocolonia è stato aperto al pubblico mentre nella mattinata, a Barga, il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Lucca, Stefano Bucciarelli, è intervenuto a Palazzo Pancrazi per sottolineare, una volta ancora, il valore dei partigiani e della loro azione.