Qualcuno di voi ricorderà La MezzaLuna, il centro di educazione alimentare che sta per festeggiare il suo primo anno di vita e che ha trovato spazio su BargaNews in più occasioni, dalla propria nascita al recente ciclone mezzalunatico, passando per le avventure dell’Orto civico di Pietrasanta (LU).
Ecco, La MezzaLuna ha dei tesori nascosti e uno di questi è il GAC e la persona che lo anima, direi quasi che lo incarna: Giusi Vaccaro. Di tanto in tanto la incontro nel quartier generale de La Mezzaluna e la vedo intenta a svolgere un lavoro che mi è quasi sconosciuto, ma che ha come prodotto un numero crescente di cassette di ortaggi (e non solo) che vengono ritirate il martedì pomeriggio da persone che hanno fatto una scelta importante. Essi aderiscono al GAC – gruppo di acquisto consapevole.
A chi, meglio che a Giusi, avrei potuto chiedere di cosa si tratta? Ecco cosa mi ha raccontato.
“Il GAC”, esordisce lei con fare discreto, “assomiglia ad un gruppo di acquisto solidale, cioè ad un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare prodotti alimentari direttamente dai produttori locali condividendo un percorso in cui si dà valore alle proprie scelte di acquisto e consumo secondo uno stile di vita più consapevole”. “Il GAC de La MezzaLuna”, prosegue Giusi, “rappresenta il recupero di valori fondamentali che abbiamo perso, quali la scelta del buon cibo di stagione e territoriale, la relazione umana fra chi produce il cibo e chi lo mangia, la condivisione dei saperi legati alla terra e ai suoi cicli produttivi coinvolgendo attivamente nelle scelte gli agricoltori, anche loro consapevoli di far parte di un sistema che va oltre la solidarietà e mira a scelte alimentari condivise”.
La incalzo chiedendole com’è nata l’idea del GAC e perché. “L’idea del GAC”, mi dice, “nasce per rendere immediatamente disponibile il buon cibo ovvero prodotti stagionali e biologici realizzati nel rispetto di buone condizioni di lavoro e dell’ambiente, concretizzando così, gli strumenti di consapevolezza che vengono forniti da La MezzaLuna attraverso varie iniziative di approfondimento, sensibilizzazione e divulgazione”. Io non la fermo e lei prosegue: “In pratica nasce per promuovere i produttori locali, la filiera corta e per sostenere il consumo critico, sviluppando la consapevolezza dell’atto dell’acquisto attraverso la creazione di una rete di persone e partecipando attivamente alla costruzione di un’economia solidale e sostenibile sia a livello locale che globale; un tentativo di contrastare la forza delle grandi imprese produttrici, gli sprechi e le iniquità di un modello di sviluppo basato esclusivamente sul profitto e, per questo, mediato da scelte consapevoli. Possiamo dire che è uno strumento di sobrietà e buon uso del tempo di chi lo promuove e chi vi aderisce”.
Cerco di scoprire come funziona il GAC e Giusi Vaccaro mi spiega che è lei ne La MezzaLuna a svolgere il ruolo di maggiore importanza. E’ lei che si occupa di presentare produttori e prodotti, di raccogliere gli ordini, di mantenere i contatti con le aziende, con i consumatori e quelli tra i consumatori e le aziende stesse, di far arrivare i prodotti presso la sede di smistamento e assistere le persone nella fase di ritiro. “I prodotti fino a oggi trattati dal GAC”, mi spiega, “sono principalmente di piccole aziende di Pisa e provincia. Si va dalle verdure di stagione alle uova coltivate a terra, dal pane prodotto da agricoltura integrata all’olio extravergine di oliva dei Monti Pisani. Ma ci sono anche pasta, cereali, legumi e farine biologiche. Da qualche mese, collaboriamo anche con una giovane azienda siciliana che produce e ci invia agrumi biologici”.
Non sembra facile gestire tutto questo, ma il GAC sembra essere davvero ben organizzato: ogni settimana, le persone del GAC ricevono una newsletter che li aggiorna sui prodotti e sui produttori e consente loro di prenotare i prodotti cui sono interessati. Tutto va fatto entro il lunedì alle 12 e la consegna si effettua ogni martedì pomeriggio dalle 17:30 alle 19 presso la sede CIA di Pisa,in via Gaetano Malasoma, 22 a Ospedaletto (PI) e dalle 16:30 alle 18 presso la sede CIA di Pontedera (PI).
Quello del GAC è un modello ripetibile in altri territori, ma servono alcune condiziono fondamentali. Giusi mi spiega che serve il coinvolgimento delle persone, tanto di chi scegli di fare acquisti consapevoli, quanto di chi orienta parte della produzione per favorire questo atteggiamento. Mi torna un dubbio che già mia aveva sfiorato: ma questo GAC non sarà mica un GAS? “No”, mi dice Giusi, “nel GAC conta soprattutto la consapevolezza della scelta: non c’è semplice solidarietà con le aziende del territorio, c’è la voglia comune di di costruire insieme un paniere di prodotti, di fare un percorso di crescita in cui consumatore e produttore si influenzano l’un l’altro alla ricerca della soluzione qualitativamente migliore. La qualità, però, è intesa in senso lato: non solo le caratteristiche organolettiche, ma anche la sostenibilità sociale ed ambientale mediate da un accordo fatto sul campo tra consumatore e produttore. Il primo impara a chiedere ciò che può essere realmente chiesto al produttore locale, il secondo adegua la propria produzione ai fabbisogni del consumatore senza forzature che portano a tecniche di coltivazione insostenibili”.
Io ora ho un’idea molto più chiara sul GAC, ma mi rimane la curiosità su chi sia Lady GAC. Giusi Vaccaro sorride e con voce bassa, quasi con pudore, inizia a raccontare: “Sono una studentessa di Biologia molecolare che segue La MezzaLuna dai suoi primordi. Da subito mi sono appassionata alle idee e alle iniziative del Centro di Educazione Alimentare e, con curiosità ed entusiasmo, ho accolto la proposta di collaborare al progetto del GAC dedicando un po’ del mio tempo alla sua gestione . Oltre a fornire conoscenza e consapevolezza, il GAC offre anche momenti di convivialità e condivisione nonché strumenti di socializzazione e crescita personale, perciò la ritengo un’esperienza formativa a 360°”.
Sentire una ragazza italiana con tutto questo entusiasmo, vederla al lavoro con competenza e determinazione mi dà la sensazione che questo GAC possa fare cose davvero speciali!