An important announcement yesterday in Rome for the whole future of the jazz in Italy. Could this be a slight exaggeration ?
Actually probably not, as the minister of tourism and cultural activities, Dario Franceschini held a meeting with Paolo Fresu and the representatives of the Italian musical jazz associations during which he pronounced the following opinion that according to him, Italian jazz was part of the national musical heritage and therefore it must be supported from the production through to its promotion.
He went on to say that, particular attention should also be paid to rising young talent, who must be developed in a favourable environment to make their passion a real profession.
According to the minister, it is high time that the Government and Parliament finally recognise this excellence.
There is now money on the table for a big push to promote jazz in Italy.
Alessandro Rizzardi from the Barga Jazz Festival was also present at the press conference in Rome and as you can hear in the short audioboo below, he came back from the meeting extremely enthusiastic with the turn of events.
So it is now official, jazz can no longer be thought of as a form of elite music for a select few – it has finally been recognised as part of the national musical heritage.
FRANCESCHINI INCONTRA PAOLO FRESU E LE ASSOCIAZIONI ITALIANE JAZZ
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha incontrato questa mattina il musicista Paolo Fresu insieme ai rappresentati delle associazioni italiane di musica jazz e in particolare Gianni Pili dell’associazione i-jazz, Ada Montellanico e Francesco Ponticelli dell’associazione MIDJ, Luciano Linzi di Umbria Jazz, Giambattista Tofoni di Europe Jazz Network e Filippo Bianchi, promotore dell’appello per il jazz www.xiljazz.it.
“Il jazz italiano – ha dichiarato il Ministro Franceschini – rappresenta una autentica ricchezza del patrimonio musicale nazionale e pertanto ne va sostenuta la produzione e la promozione. Particolare attenzione va rivolta inoltre ai giovani talenti, che devono poter maturare in un contesto favorevole per fare della propria passione una vera e propria professione. È giunto il tempo che anche il Governo e il Parlamento riconoscano finalmente questa eccellenza”.Roma, 28 aprile 2014 – Ufficio Stampa MiBACT
Il jazz italiano vive oggi un momento di grande vitalità e ciò è ben testimoniato da un rapporto sinergico con le Istituzioni che riconoscono nel jazz uno dei linguaggi della contemporaneità in grado di fotografare al meglio la nostra società.
La ricca rete dei festival virtuosi ne è l’articolato racconto. Festival e rassegne che legano sempre di più la musica di qualità con il territorio, interpretando le istanze del turismo e riservando una attenzione specifica alle produzioni locali e all’ambiente.
Manifestazioni virtuose che sempre di più sono attente alle proposte del jazz internazionale e alla realtà italiana, con un particolare riguardo alla creatività dei giovani, alle commissioni originali e alle residenze artistiche.
Il jazz italiano auspica che il rinnovato rapporto sia il segnale concreto per individuare ancora meglio un nuovo percorso. Per poter costruire un’equa e sinergica rete di musiche capaci di contribuire all’incredibile patrimonio storico e culturale del nostro Paese. – Paolo Fresu