DA PIAZZA DEL COMUNE 9 Novembe
La Piazza ha indossato ormai il vestito invernale,un poco smorto nei colori che si ravvivano solo in tarda mattinata quando la raggiunge il sole, se c’è
Se pioviggina,il selciato di pietre si lucida e la Piazza sembra più ampia.
Ne sono tornati padroni gli impiegati comunali, i negozianti che indugiano sugli usci semiaperti e gli abitanti che vi gravitano intorno.
Si accende il fuoco,in Piazza, certe sere. Come sabato 8.
Basta per trasformarla magicamente in una grande cucina all’aperto,simile a quelle di una volta che nelle sere d’inverno tenevano strette , come in un abbraccio, famiglie e vicinato..
Non manca nulla: Il grande braciere che manda scintille è al centro; i suonatori e chi intona vecchie canzoni da una parte,in un canto, pre dirla come una volta.
Una grande ciotola è colma dell’impasto per i necci e già mani esperte impugnano il lungo manico della padella per le mondine.
” Carmela, io il neccio lo voglio con la pancetta. Io nen cotto. Per me con la ricotta” Lei non si scoraggia. Con calma ripete gli stessi gesti, fa pressione sulle cotte con un tronchetto di legno e..ecco, ad uno ad uno, necci rotondi per tutti.
Le castagne, intanto, nella padella si alzano e si abbassano con il movimento dell’onda. Mario ci sa fare.” Son pronte ?” chiede qualcuno impaziente.
“non ci vuol furia per le mondine “, diceMario e quando pensa che sia il momento giusto, le rovescia in un contenitore.
In un battibaleno, una brancata uno, una brancata un altro, sparisono.
Ora ognuno, soffiandoci sopra, sbuccia le sue mentre Giovanni, l’oste, con il suo cappello che spicca nel buio, piroetta per riempire i bicchieri.
Si scambiano battute, commenti.
Si ride nell’oscurità rischiarata dal bagliore del fuoco.
“Prenda,l’ho sbucciate per lei ” e apre il pugno. Mondine bianche, perfette, passano con voluta lentezza dalla mano dell’uomo a quella di lei.
“Quassi quasi le farei la dichiarazione,in fin dei conti,siamo liberi tutte e due !”
Penso: ma queste cose non succedevano a veglio tanti anni fa?
MA, allora, in Piazza del Comune si può anche tornare indietro nel tempo?
Magia, magia di una Piazza! –
Article by Graziella Cosimini