The celebrations for the 25th April took place not just in Barga but also included for the fourth year running, “the liberation walk” up to Sommocolonia via the old mule track. A huge participation this year with people almost queuing up at one point to go up the track.
Cloudy weather with a chill wind blowing occasionally kept people on the move but at the end of the day, most agreed it was the perfect place for a picnic and to listen to some music by the Aristodemos up by the tower in Sommocolonia.
The 25th April is the day that Italy commemorates the liberation of the country by Allied troops in the Second World War.
The holiday is meant to honour all those who died during the war, from soldiers fighting overseas to civilian victims of Allied bombings and atrocities committed during Nazi Germany’s bitter retreat from its former allies territory.
The lives of those who served as partisans in the Italian Resistance are especially honoured.
Click on the link below to listen to Natale Bertolini reminiscing (in Italiano) about just how life was like in Barga on the first Liberation Day
Una mattina mi sono svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi sono svegliato,
e ho trovato l’invasor.
O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.
E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna,
sotto l’ombra di un bel fior.
Tutte le genti che passeranno,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Tutte le genti che passeranno,
Mi diranno «Che bel fior!»
«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano, morto per la libertà!»
25 APRILE 2015
Il nostro, a parer mio è uno dei modi più belli di celebrare la festa della Liberazione. Niente cortei, né discorsi politici, ma la gente, genitori giovani e meno giovani con figli e figlioletti si dà appuntamento nel mattino d’aprile, per camminare insieme verso una meta comune :la Rocca di Sommocolonia, meta significativa, non scelta a caso.
Lassù,sul bel prato verde, punteggiato di meli in fiore,si sparpagliano, stendono coperte colorate, vi si siedono al sole e bevono vino, sorridono cantano.
Le giovani madri insegnano ai loro piccoli a battere le mani al ritmo dell’orchestrina, la fisarmonica , il mandolino, il contrabbasso.
I più grandicelli si rotolano giù per il poggio erboso, mentre i cani, liberi dal guinzagloi, sembrano impazzire dall’eccitazione, dalla frenesia della libertà.
LA LIBERTA’. E’ qui nei colori e nelle voci di questo prato .E’ questo stare gomito a gomito, liberi dalla paura e dalla diffidenza .
E’ la gioia che passa da uno all’altro, senza chiedersi di cosa sia fatta , ma con la netta percezione che ci viene da lontano, che è costata un prezzo altissimo e che per questo è un bene irrinunciabile.
Su questo prato, all’ombra della Rocca, non si parla della Libertà – Si vive la Libertà.. –
Graziella Cosimini
Ai miei primi due figli ho cercato di insegnare che “libertà non è stare sopra un albero”: “libertà è partecipazione”.
All’ultima nata aggiungerò che libertà è poter “stare gomito a gomito, liberi dalla paura e dalla diffidenza”.
Grazie, Graziella