Facing the same square is the palazzo which belonged to the Mordini family.
The Mordini were important landowners in the past and many members of the family became famous in public life in Barga and further afield.
One of these was Antonio Mordini, the leading light of the Italian Risorgimento, whose monument, discussed previously, stands on the bastions above the Fosso.
In his palazzo there is an archive of the letters, papers and documents which Mordini collected throughout his life.
According to the distinguished historian and politician Giovanni Spadolini, this collection is, as far as he knows, the most important one for the whole period of the Risorgimento.
The catalogue of the documents in this archive is to be published soon under the auspices of the Ricci Foundation.
Antonio Mordini (Barga 1819 – Montecatini 1902) is certainly one of the most important celebrities in the history of Barga.
This Risorgimental figure constantly demonstrated innovative and progressive ideas, which forced him to lead a nomadic life, yet one that was rich in high-profile political experiences.
Forced to forsake Tuscany (in 1848) having opposed the government of the grand duke, he came back in 1849 to support
Guerrazzi – Mazzoni – Montanelli triumvirate as its leader, replacing the grand duke for a short period.
A new ‘exile’ drove him to Corsica, followed by Piedmont and Liguria. From here he took part in the expedition of the Mille alongside Giuseppe Garibaldi, to whom he was very close. After disembarking in Marsala, he was appointed chairman of the War Court as a colonel. Garibaldi himself presented him to the Sicilian people as deputy dictator, giving him a leading role, considering that it was Mordini who organised the plebiscite of
21 October 1860.
With the unification of Italy, he began his parliamentary career, which culminated with his appointment as senator by King Umberto I in 1896. Minister of Public Works in the government of Menabrea III (1869), he also held the office of the Prefect of Naples.
The palace of the Mordini family in the centre of Barga is now home to one of the most important Risorgimental archives in Italy, with documents relating to the intense 1830-1902 period, which was fundamental in reconstructing the events of the unification process, but also the first few years of parliamentary life of the Italian state.
Di fronte alla stessa piazza si trova il palazzo che apparteneva alla famiglia Mordini.
I Mordini erano importanti proprietari terrieri in passato e molti membri della famiglia divennero famosi nella vita pubblica a Barga e oltre.
Uno di questi fu Antonio Mordini, figura di spicco del Risorgimento italiano, il cui monumento, già discusso in precedenza, si trova sui bastioni sopra il Fosso.
Nel suo palazzo c’è un archivio di lettere, carte e documenti che Mordini raccolse durante tutta la sua vita.
Secondo il rinomato storico e politico Giovanni Spadolini, questa collezione è, per quanto ne sa, la più importante per tutto il periodo del Risorgimento.
Il catalogo dei documenti presenti in questo archivio sarà presto pubblicato sotto gli auspici della Fondazione Ricci.
Antonio Mordini (Barga 1819 – Montecatini 1902) è certamente una delle personalità più importanti nella storia di Barga. Questa figura risorgimentale dimostrò costantemente idee innovative e progressiste, che lo costrinsero a condurre una vita nomade, ma ricca di esperienze politiche di alto profilo.
Costretto ad abbandonare la Toscana (nel 1848) dopo essersi opposto al governo del granduca, tornò nel 1849 per sostenere il triumvirato Guerrazzi – Mazzoni – Montanelli come suo leader, sostituendo il granduca per un breve periodo. Un nuovo “esilio” lo portò in Corsica, seguito dal Piemonte e dalla Liguria. Da qui partecipò alla spedizione dei Mille al fianco di Giuseppe Garibaldi, con cui aveva un rapporto molto stretto. Dopo lo sbarco a Marsala, fu nominato presidente della Corte di Guerra come colonnello. Lo stesso Garibaldi lo presentò al popolo siciliano come vice dittatore, assegnandogli un ruolo di primo piano, considerando che fu Mordini a organizzare il plebiscito del 21 ottobre 1860.
Con l’Unità d’Italia, iniziò la sua carriera parlamentare, culminata con la nomina a senatore da parte di Re Umberto I nel 1896. Ministro dei Lavori Pubblici nel governo Menabrea III (1869), ricoprì anche l’incarico di Prefetto di Napoli.
Il palazzo della famiglia Mordini, situato nel centro di Barga, ospita oggi uno degli archivi risorgimentali più importanti d’Italia, con documenti relativi all’intenso periodo 1830-1902, fondamentale per ricostruire gli eventi del processo di unificazione, ma anche i primi anni di vita parlamentare dello Stato italiano.