Claudia Haberkern è nata a Heilbronn in Germania. Dal 1981-87 studia teatro contemporaneo e sperimentale con membri del Living Theatre e il Grotowski Ensemble a Berlino e alla scuola Jacques Lecoq a Parigi. A traverso la costruzione delle maschere e l’ introduzione nell’arte della scenografia da Jacques Lecoq, comincia a frequentare degli atelier di artisti plastici e nel 1987 lascia il teatro e inizia a assistere e collaborare nello studio parigino dello scultore Uruguayano, Ricardo Santerini. Espone le proprie opere a partire dal 1993. Nel 2004 consegue il primo premio del concorso Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo nella categoria scultura, preseduto da Angelo Mistrangelo. Dal 2009 partecipa frequentemente con i suoi lavori alle iniziative della Fondazione WAD a Delft in Olanda, quali il parco delle sculture, il laboratorio di Landart e le Poetry Exhibitions. Su invito di Marco Vallora partecipa nel 2011 al Padiglione Italiano della Biennale di Venezia a Torino e negli anni 2013 e 2014 alla International Art Fair di Gyeongnam in Corea. Nel febbraio 2014 ha tenuta una personale nella Sicoh Gallery a Tokyo. Vive e lavora nella Tenuta Torrone della Colombara di Livorno Ferraris in Piemonte
L’ispirazione è per natura fuggevole – non si lascia afferrare – è una nuova vita che
viene con un soffio. Letteralmente: inspirando. Spesso faccio la terribile esperienza di
ammazzarla nel tentativo di volerla salvare e esprimere. Per me è forse questa, la lezione più importante da imparare in quanto artista : percepire quella nuova vita e fare tutto per crescerla. Il più delle volte, questo implica l’attesa: imparare a non fare, quando c’è da aspettare. Far solo spazio dentro di me. Non mangiarmi le unghie, non darmi al caffè, all’angoscia e ai dubbi.
Mi dicono spesso che nelle mie sculture c’è tanto dolore. Purtroppo. Ma forse è inevitabile – come esseri umani il dolore è una esperienza fondamentale e viene a galla appena ci si apre verso l’ignoto. Anzi, tende ad essere il primo che si fa avanti, prima di ammettere altri componenti della vita …
Ma il dolore non è mai stato la mia fonte di ispirazione. Fino ad ora era al contrario sempre un’ esperienza di bellezza (o anche di intenso desiderio di bellezza) a suscitare quel soffio che dicevo. Sono sempre esperienze nella natura: una ragnatela; un fiore; uno stormo di uccelli migratori nel cielo; la struttura del legno di un tronco mezzo marcio. Inizia sempre con una specie di identificazione, cioè la sensazione del mio corpo, di essere fatto dello stesso materiale della cosa guardata. Un’altra caratteristica di quello che chiamerei inspirazione è, che arriva soprattutto quando non me lo aspetto per niente. – Claudia Haberkern
Claudia Haberkern was born in Heilbronn, Germany.
Studies and collaborates with members of the Living Theatre and Grotowsky’s Theatre Laboratorium in Berlin . Studies Contemporary Theatre with Jacques Lecoq in Paris.
From 1987 she studies and collaborates in the studio of the Uruguayan sculptor, Ricardo Santerini. Holds exhibitions since 1993.
Lives and works in the domain Torrone della Colombara (Livorno Ferraris, Piedmont, Italy), where she has a permanent exhibition.
httpv://www.youtube.com/watch?v=a4NMzG3EC_Y
Claudia Haberkern: Esplorazioni Artistiche 2008
“Omaggio alla Roccia Metamorfica” Alpi Apuane, Rifugio Rossi, Molazzana