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Gabriele Levrini
- Lo scopo didattico dell'opera non pregiudica l'impegno messo
nella ricerca espressiva Esposti per un certo periodo alla Camera
di Commercio di Lucca sono poi stati ritirati dal Liceo Artistico
ed esposti come materiale didattico.Con la sollecitazione del
M. Vincenzo Muscatello, G. Levrini viene invitato a partecipare
alla manifestazione polivalente "Antiche Camelie della Lucchesia"
dove realizza assieme ad altri artisti alcuni affreschi attualmente
collocati nel centro culturale di S. Andrea di Compito. Nell'estate
partecipa alla seconda edizione del concorso "Premio Borgiotti"
Livorno con "La Melodica" opera dove si manifesta uno
spiccato carattere figurativo.
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- Nel 1993-'94 comincia a maturare una sua tendenza classicista
nelle figure rappresentate; partecipa al concorso "Inverno
Massarosese" con l'opera abbandonata in fase di studio:
"La nascita della tragedia dallo spirito della musica",
ispirata al saggio di F. Nietzsche che evidenzia il pensiero
estetico della Grecia pre-socratica.
- Nello stesso anno partecipa al "Primo premio internazionale
di pittura" presso i Bottini dell'Olio a Livorno vincendo
il primo premio medaglia con l'opera "Poetica".
- Sempre grazie al gallerista livornese Cesare Rotini ebbe
la possibilità di conoscere gli organizzatori del concorso
"Etruria Art" presso il museo d'arte di Piombino con
cui e` tuttora in contatto.
- La partecipazione alla manifestazione "Antiche Camelie
della Lucchesia" si rafforza tanto che G.
Levrini, S. Giovacchini, E. Zobel, G. Pucci sono invitati a realizzare
all'interno della
manifestazione un piccolo laboratorio artigianale d'arte dove
vengono rappresentate a scopo didattico le quattro tecniche pittoriche
fondamentali: Olio,A fresco, Tempera ed Acquerell.
- Estate 1994 partecipa alla manifestazione "CARDOSO ART
'94" realizzata dai pittori "Keane", "F. da Prato"
con la partecipazione di numerosi artisti provenienti da varie
parti d'Europa. Contrariamente a quanto si potesse pensare, tal
esperienza rafforzo` le
convinzioni classico-figurative che G. Levrini mostrava già
esplicitamente nelle ultime creazioni.
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