Niccoli dalla quale ebbe 7 figli ; quattro maschi e tre femmine.

I maschi si chiamarono Michele, Guido, Francesco e Pietro. Guido studiò legge. Fu esimio violinista ed amante della caccia a Vischio e fu il più grande tenditore del Barghigiano. Costui venuto a morte nell'anno 1876, essendogli morti precedentemente gli altri fratelli e sorelle questa famiglia si spense, ed eredi del patrimonio furono i nepoti Cecchini e quindi Mordini.


PIAZZA DEL MERCATO


Questa piazza in antico fu chiamata Piazza del Leone che si vede sopra una colonna della Loggia di questa Piazza. È il famoso Marzocco.

Questo Marzocco era l'emblema del dominio che in questa Terra aveva la Repubblica Fiorentina.


LA COLONNA


Questa colonna è di Pietra di fusto tondo ed ha per cappello lo stemma Mediceo parimenti di Pietra serena e venne eretta dal Comune di Barga l'anno 1548 a Cosimo I dei Medici, uomo sommo per grandezza d'animo e per amor verso gli studi universalmente salutato Padre della Patria.

Fu eseguito questo lavoro da Maestro Battista di Settignano (Fiesole) e costò al Comune ventitré scudi d'oro.


LOGGIA DEL MERCATO


Questa loggia fu costruita per riparare dalle pioggie la popolazione e per servire pel Mercato delle granaglie.

Nel 1554 il Comune di Barga deliberò che il Mercato fosse fatto nel giorno di Venerdì di tutte le settimane e che nessuno potesse vendere né comprare fuori piazza, eccettuate le botteghe.

Nel 1642 fu stabilita una Guardia di cinque Birri per vigilare e fare osservare il Regolamento riguardante questo Mercato.

Nel 1812 fu confermato e stabilito che constantemente fosse fatto in questa Piazza col suo loggiato e strada annessa fino alla Piazza Tallinucci ora Garibaldi, per le merci, grano, biade, legumi, pollami ed altre vettovaglie (14).

In questo stesso anno con decreto Imperiale (15) venne ordinato che tutti i grani e farine di grano dovessero essere portate al mercato, essendo proibito di vendere e comprare fuori dal medesimo.

Il Mercato incominciava alle ore 7 della mattina fino alla sera.

Gli abitanti e fornai potevano solo comprare i grani nel tempo della prima ora per il loro consumo.

E perché tutti potessero avere la loro soddisfazione nella giustizia del peso e misura, il Comune manteneva sotto la loggia di Piazza un incaricato fornito delle necessarie misure ed aveva il diritto alla retribuzione di Centesimi Cinque per ogni ettolitro, la qual retribuzione doveva essere pagata dal compratore.


PALAZZO MENCHI

Piazza del Mercato

Il Palazzo Menchi, quando era nella sua integrità, era un Palazzo vasto e signorilmente fabbricato dalla famiglia Bonanni di Barga. Dai Menchi passò al Piacentini e da questo a Italiano Capretz nell'anno 1896 che vi aprì un elegante Caffè con una terrazza a ponente dalla quale si vedono le Alpi Apuane, visuale vaga e deliziosa pei Paesi e Castella che vedonsi sparsi su quei ridenti colli che fecero meravigliosa impressione anche all' On. Deputato Imbriani e svegliò nel proprietario l'idea di porvi una lapide con la seguente iscrizione :

Da questa terrazza

il tre d'Agosto del 1897

Antonio Mordini e Matteo Renato Imbriani

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