A very different Teatro dei Differenti this evening. The sparsly populated auditorium were treated to some of the most difficult* and also most moving music on the planet as Vanessa Benelli Mosell shared with us two piece of work from the Klavierstucke series – piano works from Karlheinz Stockhausen. The composer has called the Klavierstücke “his drawings” .
Originating as a set of four small pieces composed between February and June 1952, Stockhausen later formulated a plan for a large cycle of 21 Klavierstücke, in sets of 4 + 6 + 1 + 5 + 3 + 2 pieces . He composed the second set in 1954–55 (no. VI was subsequently revised several times and nos. IX and X were finished only in 1961), and the single Klavierstück XI in 1956.
VANESSA, LA BIONDA MUSA DI STOCKHAUSEN
Intervista con la pianista Vanessa Benelli Mosell
BARGA (LU) – Brava, musicale, determinata. E bella. Bella come può esserlo una diciannovenne bionda con fisico da modella e gli occhi azzurri che potrebbe sfilare in qualunque concorso di bellezza. Stiamo parlando di Vanessa Benelli Mosell, nata a Prato nel 1987. Che invece al massimo parteciperà a un concorso pianistico, poiché da più di quindici anni studia e suona meravigliosamente il pianoforte. Sarà proprio lei, la nuova stella pianistica toscana, ormai di casa sui palcoscenici internazionali (New York, Boston, Toronto, Mosca, Zurigo) a concludere il «Piano Barga 2007» martedì 7 agosto al Teatro dei Differenti, con un recital imperniato su musiche di Bach, Brahms, Liszt Busoni e Stockhausen.
Con la sua avvenenza e il suo già ricco curriculum Vanessa darà certamente del filo da torcere ad altre bellissime della tastiera: a Hélène Grimaud, per esempio, come lei bionda e raffinata, e come lei precoce nel talento musicale: «Cominciai a suonare a tre anni e mezzo all’asilo – racconta Vanessa – dove ronzavo attorno alle lezioni di pianoforte che una suora impartiva ai bambini più grandi. Fu lei la mia prima insegnante, poi l’anno seguente proseguii con Alberto Alinari a Firenze e a sette anni entrai all’Accademia di Imola, dove ho studiato fino a due anni fa con Franco Scala e ho potuto farmi sentire da grandi interpreti come Beroff, Dalberto, Jazinski e Lonquich».
A 11 anni un incontro determinante con un altro grande della tastiera, il parigino Pascal Rogé.
«Mi ascoltò durante una masterclass a Nizza – ricorda – e mi volle con lui per eseguire il Concerto per due pianoforti e orchestra di Francis Poulenc al Tish Center di New York e in una lunga tournée in America e Canada. Un’esperienza fantastica: ero perfettamente consapevole di quello che mi stava succedendo, anche se avevo solo undici anni. Seguirono altri concerti con lui per due pianoforti (Saint-Saëns e Mozart) e qualche recital in duo in Francia e in America».
La bravura e la determinazione di Vanessa crescono esponenzialmente con gli anni. Ma a volte un pizzico di fortuna aiuta la carriera: l’anno scorso la Rai la invita a suonare quattro brani di Stockhausen in diretta radiofonica, durante un programma di Mario Bortolotto. Alla fine della trasmissione, il grande storico della musica oggi ottantenne la esorta a portare l’incisione di persona al compositore. «Così feci: mi presentai a Stockhausen al termine del suo concerto al Duomo di Milano, dove veniva eseguito il suo brano Freude in prima mondiale. Gli diedi il cd – racconta Vanessa – e dopo pochi giorni il Maestro (che nel 2008 compirà 80 anni) mi scrisse una bellissima lettera in cui mi invitava al suo festival a Kurten per studiare e suonare altri suoi pezzi. Lo feci e vinsi il premio Stockhausen. E ora ci tornerò per completare il suo catalogo per pianoforte solo».
Che effetto fa a 18 anni studiare col più grande compositore vivente?
«È il massimo: Stockhausen ascolta pazientemente, poi dà precisi consigli ritmici e dinamici su ogni battuta. Ci si rende conto che le sue parole hanno un valore assoluto, che la sua musica non potrebbe essere suonata diversamente».
A Barga torna in recital dopo il successo ottenuto lo scorso anno coi Concerti di Mozart eseguiti con l’Ensemble Le Musiche. Che ricordo ha del festival?
«Di un luogo dove si respira la musica e dove si trova la gioia di farla».
Reduce da una tournée in Russia con i Virtuosi di Mosca diretta dal grande violista e direttore Yuri Bashmet, Vanessa Benelli tornerà a suonare in novembre al Quirinale per i Concerti di Radiotre: questa volta in duo col violinista Simone Bernardini (primo violino dei Berliner Philharmoniker) in musiche di Brahms, Franck e Schubert.
*Perhaps the most caustic remark about Stockhausen was made by Sir Thomas Beecham. Asked if he had ever conducted any Stockhausen, he said, “No, but I once trod in some.”
BrucknerEnthusiast
Vanessa plays this repertoire more accurately than some of the pianists who claim to be ‘specialists in 20th-century specialists’. Thanks for posting.
laurion69
Che bella musica! Ora prendo un paio di gatti, li metto sulla tastiera e me la sento con variazioni…
MA VI RENDETE CONTO CHE QUESTA MUSICA E’ UNA PRESA PER CULO?? SVEGLIAAA!!!
Rinhos
intendi che questo brano è un presa per il culo, tutto stockhausen è una presa per il culo, tutta la musica post romantica è una presa per il culo, etc. etc.
ma te li sei mai sentiti pezzi come Kontakte, Kreuzspiel, Sirius, Inori, Gruppen? questo non mi piace tantissimo (dev’essere un Klavierstuck) ma Stockhausen è un grande musicista ed è fuori discussione
laurion69
Caro Rinhos, trovi che questa musica sia bella? Occorre essere onesti e lasciare da parte i soliti discorsi che il bello è relativo, che bisogna comprendere il inguaggio… Questo linguaggio non lo capisce proprio nessuno, tanto meno gli pseudo-intellettuali che gridano al capolavoro su queste astrusità senza senso. Gli stessi che non saprebbero distinguere un “capolavoro” da un’esecuzione di note prese a caso.
xralph1968x
thank you very much for posting this video. people who have problems with stockhausens music should simply open up their ears or hear the stuff they are used to and go somewhere else
laurion69
There is no Stockhausen’s music.
orpheus63
I urgently need more of this
edbingey
I somehow doubt that
laurion69
Voi pensate che siano “capolavori”, perché sono stati scritti da grandi compositori i quali hanno inventato un diverso tipo di linguaggio. Ed è questo il grande errore!
Schoenberg ad un certo punto ha teorizzato un altro linguaggio privo di qualsiasi centro tonale. Con questo non voglio dire che bisogna scrivere come nell’800, ma è doveroso riconoscere che il linguaggio atonale o dedecafonico è stato un fallimento totale, decretato da quasi un secolo di (giusta) indifferenza del pubblico a sopportare questi supplizi sonori
La musica atonale o dodecafonica in realtà non ha mai avuto un pubblico. L’errore, come dicevo, consiste in qualcosa di molto semplice, vale a dire il tentativo di elaborare un linguaggio artistico artificiale. Il linguaggio può cambiare ovviamente, in modo lento, verso direzioni inaspettate, ma non puoi decidere di cambiarlo a tavolino verso una direzione come ha preteso di fare Schoemberg!
letzteErinnerung
= Ansermet
136418
Alcuni linguaggi musicali contemporanei non sono autosufficienti e musicalmente anti-comunicativi…ma se associati a delle immagini o ad azioni performative studiate…il loro effetto è di sicuro potenziato!
urbania70
E’ come Fontana che ha tagliato la tela: se lo fai oggi non vuol dire niente, ma lui fu il primo.
Questa musica sembra inutile, ma tanti film di oggi hanno colonne sonore così. Pensate già a “Il Pianeta delle Scimmie” (1968).
keeskogel3291
Ich könnte mir vorstellen, dass ein Musikkritiker–oder auch Stockhausen selbst, wer weiss…–dieses Werk so oder ähnlich kommentieren würde: “Die Absicht, die diesem Werke innewohnt, besteht primär darin, ein kohärentes Spannungsfeld zwischen festdefinierten, hypertrophen Elementen und dialektisch-fluidoiden Impulsen in polarer Beziehung zu einer quasi-kristallinen und aleatorisch-strukturellen Ambivalenz zu setzen, wobei…
keeskogel3291
…zu setzen, wobei die räumlich-dynamische Äquivalenz als plastisches Prinzip ihre Identität durch die scheinbare Verzerrung der Widersprüchlichkeit innerhalb der heterogenen Kräftekonstellation in einer gefühlsmässig subjektiven Richtungslosigkeit und einer objektiv antiformalen Integrität hervorstechen lässt.” (ein Wenig Kishon und Beuys durcheinandergewirbelt)
laurion69
Siamo d’accordo che una musica “svuotata” di qualsiasi centro tonale e/o ritmico sia percepita come “effetto thrilling” dal pubblico e che quindi sia utile a questo scopo. Ma non si può pensare che la composizione possa avere questa sola finalità .
letzteErinnerung
Una giovane pianista italiana complice di un tedesco in uno stupro di Euterpe.
Flag as inappropriate !
shakinjamaican101
If you like Stockhausen, you might want to look up Krzystof Penderecki: Threnody for the victims of Hiroshima, Flourences for Orchestra so on, also check on George Crumb(Black Angels), John Cage, Daniel Lentz(song of the Sirens)or look up the pioneers of the field such as: Arnold Schoenberg, Albin Berg, Anton Webern and Igor Stravinsky.
cleomagoolando
You posted this on every single Stockhausen page I looked at today!
shakinjamaican101
Well its just in case… if people miss one there are plenty of others.
gasiraz
the problem with this piece-and many others written during the XX century-is that each individual tone or note seems not to have any relation to the following next. This sort of compositions rests over timbre, accent, pitch, Harmony has no place in these works as we all know.However I think this piano work is good because its interesting sonorities
jamesaellis
lets not forget Stock. teacher Oliver Messiaen the best of them all!
il est mort. Un jour à Metz, j’avais croisé son regard et celui, bleu, de John Cage.
phelp18
esto es una mierda de composicion no me jodas algunos han vivido del cuento toda su vida, y nada mal me da a mi…
jrinsomniac
How do you tell if she hits a wrong note? She could totally butchor this piece and nobody would ever know.
zizanie
Beautiful pieces of course, but playing sounds a little too conventional and academic thus boring…
patrickloiseleur
Agree with you, it’s boring. Maybe the interpretation is too academic, but the score also is boring. Like other works by Stockhausen (Stimmung, Helikopter Quartet), it’s funny during the first two minutes and then just boring.
zizanie
Maybe so, but I still think it’s possible to play these pieces very precisely, as the composer wanted them to be, but with humour, energy and spirit, so they never sound boring.
Even the most beautiful Beethoven sonata may sound boring. There are the signs on the score and then what the score “says”: interpretation of the signs, as in any written text. If you remain on the sign level, even if you are a skilled player, it will sound boring.
Bandtape
A great composer is going in a another land, of sounds and beauty. Thank you Karlheinz Stockhausen for your music, your adventure, your chaos and your influence for many centuries…
sednocramf2
May K.S. rest in peace
But I must let here my opinion: his music is the greatest peace of crap i’ve ever heard in all my life. Put a 1 year old girl in from of the piano and it will produce a sound better than this.
RodericusNamak
Yeah, I don’t know why people bother watching the Simpsons. My 9-year-old cousin can draw better than that.
coldstorageman123
This stuff works really well in horror films from the 70’s. Chaotic nonsense. Like I posted on another piece, a MIDI keyboard of mine had a failing battery, and it produced music of a similar style.
SylvieMarie
stockhausen4president (meinetwegen auch bloß auf einem wölkchen namens kleingeisterschreck).
verdammt schade, dass du gehen musstest.
NitramZiarreh
I totally agree with Zizanie. Stockhausen was not even one of my favorite composers, but I hold him in high esteem. Regarding some of the other posts, I always find it astonishing, the unrepressable need that people have for expressing their “opinions” about stuff they don’t understand. Actually, just because you don’t have the slightest idea of what is going on in a piece like this, doesn’t mean there isn’t SOMETHING actually going on – something which may even appeal to others, who knows.
If you think this music is crap, you should go home and try to compose a piece of music which truly expresses something to you. If you succeed, than we can discuss. If not, go express your “opinions” on subjects you understand. If you don’t understand music and don’t want to try it yourself, you should limit yourself to listening and not talking about it. Of course, you CAN keep talking, at your own risk of just seeming stupid (and not being taken seriously by anyone)…