A very interesting culinary and social experiment takes place today when many schools in the area are serving up to their pupils a gluten free menu. The comunes of Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia and Fabbriche di Vallico are all taking part in a one day experiment to publicise and make more widely known the problems that gluten intolerant people have to put up with on a daily basis and also just how far the advances have been made recently in gluten free cooking. Once upon a time it was a very boring diet, but these days a completely balanced diet is possible and still be gluten free.
Celiac disease, also known as gluten intolerance, is a genetic disorder that affects at least 1 in 150 Italians . Symptoms of celiac disease can range from the classic features, such as diarrhea, weight loss, and malnutrition, to latent symptoms such as isolated nutrient deficiencies but no gastrointestinal symptoms. The disease mostly affects people of European (especially Northern European) descent, but recent studies show that it also affects Hispanic, Black and Asian populations as well. Those affected suffer damage to the villi (shortening and villous flattening) in the lamina propria and crypt regions of their intestines when they eat specific food-grain antigens (toxic amino acid sequences) that are found in wheat, rye, and barley. Oats have traditionally been considered to be toxic to celiacs, but recent scientific studies have shown otherwise. This research is ongoing, however, and it may be too early to draw solid conclusions.
Because of the broad range of symptoms celiac disease presents, it can be difficult to diagnose. The symptoms can range from mild weakness, bone pain, and aphthous stomatitis to chronic diarrhea, abdominal bloating, and progressive weight loss. If a person with the disorder continues to eat gluten, studies have shown that he or she will increase their chances of gastrointestinal cancer by a factor of 40 to 100 times that of the normal population. Further, gastrointestinal carcinoma or lymphoma develops in up to 15 percent of patients with untreated or refractory celiac disease. It is therefore imperative that the disease is quickly and properly diagnosed so it can be treated as soon as possible.
A tavola con la Celiachia. Questo il titolo scelto per un’iniziativa di sensibilizzazione promossa dai Comuni di Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia e Fabbriche di Vallico con il supporto dell’Associazione Italiana Celiachia e condivisa dalla Commissione mensa. Questa mattina (giovedì 27 gennaio) gli alunni troveranno in tavola un menù interamente preparato tenendo conto delle esigenze di chi tutti i giorni deve confrontarsi con la Celiachia. Dalla scuola dell’infanzia dei quattro Comuni fino alla secondaria di primo grado tutti, bambini e ragazzi, capiranno cosa significa condividere un menù privo di alimenti che contengono glutine. Obiettivo è sensibilizzar alunni, insegnanti e famiglie su questa tematica. A questo proposito infatti i docenti spiegheranno agli studenti cosa è la Celiachia, cosa significa l’intolleranza al glutine e quindi quali alimenti sono adatti a chi ne soffre, sperimentando in pratica assaggiando il pasto preparato e servito oggi.
All’appuntamento con A tavola con la celiachia collabora l’AIC, in particolare il gruppo della Mediavalle e Garfagnana che tiene a ringraziare il Comune di Barga e tutti gli altri Comuni per la sensibilità dimostrata ogni giorno e in particolare con l’iniziativa di oggi per la quale si è resa disponibile la ditta che gestisce il servizio mensa, Eudania.
Soddisfazione per questa particolare giornata è stata espressa dall’assessore all’Istruzione del Comune di Barga, Renzo Pia, in qualità di ente delegato in gestione associata: “si tratta di una giornata importante – ha spiegato l’assessore Pia – e a nome del Comune di Barga, in qualità di capofila in gestione associata, e degli altri Comuni voglio ringraziare e fare i complimenti a chi ha lavorato all’organizzazione e reso possibile questa giornata , in primis lo staff dell’Ufficio Scuola, e alla ditta Eudania che servirà in tute le mense un menù libero da glutine. Un grazie per la collaborazione anche alle scuole. “A tavola con la celiachia” dimostra anche che in questi anni siamo sempre stati particolarmente attenti a questa tematica cercando costantemente di migliorare la qualità della vita dei ragazzi che frequentano le nostre scuole. A questo proposito ricordo che ogni giorno gli alunni celiaci hanno un menù privo di glutine, il più possibile uguale a quanto servito agli altri che cuciniamo con tutti gli accorgimenti necessari. Questo appuntamento deve poi servire anche come stimolo per chi ogni giorno lavora nella ristorazione”.