I cambiamenti, i tagli, le soppressioni previste per il prossimo anno e che riguardano le scuole, prospettate nell’incontro avvenuto a Barga lunedì, non sono davvero incoraggianti. Per il prossimo anno in Toscana ci saranno tagli pari a 2000 insegnanti; rischiano di chiudere ben 43 sezioni di scuola dell’infanzia; ci saranno difficili accorpamenti in pluriclassi di oltre 25 bambini in diverse scuole primarie; alcuni indirizzi didattici non potranno essere garantiti nelle scuole a causa dei tagli. Lo ha detto il presidente dell’’UNCEM Toscana, l’unione dei comuni montani, Oreste Giurlani, durante il tavolo sulla scuola convocato a Barga dalla Conferenza zonale dei sindaci per l’istruzione, con la partecipazione dei parlamentari della Valle. E Giurlani afferma ancora che rischiano in Toscana la chiusura 15 istituti superiori, compreso il Liceo Classico di Barga. Secondo il nuovo Decreto le scuole superiori che non hanno 27 iscrizioni alla prima classe dovranno essere soppresse. Barga ne ha solo 10 per il prossimo anno ed anche se per il momento la prima classe non sarebbe stata messa in discussione, qui c’è già il problema della classe quarta che rischia di non essere istituita con grandi problemi per gli studenti barghigiani che saranno costretti a trasferirsi in altre sedi con grossi disagi soprattutto di carattere logistico ed economico.
L’ultimo tavolo di confronto avverrà a livello regionale il prossimo 18 giugno e secondo Giurlani è necessaria una forte mobilitazione per cercare di recuperare situazioni che per il sistema scolastico della Valle del Serchio rischiano di causare gravi danni.
L’ultima spiaggia per risolvere le situazioni più a rischio, hanno riconosciuto tra l’altro anche i parlamentari della zona, senatore Andrea Marcucci in testa, sono le decisioni relative agli organici di fatto: “L’obiettivo che tutti noi dobbiamo sostenere – ha detto il senatore nel corso della stessa riunione di Barga – è quello di tenere aperte più realtà possibili: ogni classe, ogni scuola che chiuderà con il prossimo anno difficilmente potrà essere recuperata”.
Per Marcucci sarà problematica anche la situazione relativa ai trasporti scolastici. I tagli i ai trasferimenti del Governo agli enti avranno effetti disastrosi che incideranno pesantemente anche sul sistema dei trasporti scolastici. A rischio in Toscana il 50% delle corse. Per la valle del Serchio vuol dire mettere in crisi il diritto allo studio di centinaia e centinaia di studenti che abitano nelle zone montane.
Da parte della Conferenza zonale dei sindaci è stata inviato ai parlamentari un documento che riassume le situazioni prioritarie da recuperare in valle del Serchio, Liceo Classico in testa. Tavoli di confronto, incontri, ma anche interrogazioni parlamentari, saranno i passi dei prossimi giorni.
Ma il presidente della conferenza zonale, Renzo Pia ammette: “sarà una battaglia dura da sostenere, anche se fino in fondo non vogliamo perdere le speranze e molto si potrà recuperare, se sarà possibile, proprio in sede di organici di fatto”.