La moto era la sua passione. Era un bravo pilota Simone Bertoncini, un centauro coi fiocchi, in grado di vincere importanti gare di corsa in salita. Un pilota esperto, giovanissimo, ma esperto, che sapeva il fatto suo e che l’ultima volta che in tanti lo hanno visto correre da queste parti, aveva vinto di merito la categoria 250 cc Open della corsa in salita Sillano-Ospedaletto.
Simone ora non è più con noi. La morte gli è venuta incontro ieri, a soli 21 anni, su una maledetta strada di Bergamo, dove si era recato per prendere parte alla sua prossima gara se le notizie che siamo riusciti a raccogliere stanotte sono esatte. Uno scontro tra moto, non in pista, ma su una strada normale. Uno schianto frontale dove ad avere la peggio è stato questo ragazzo di Mologno, una giovane promessa per il mondo dei motori locale che in tanti conoscevano e al quale in tanti volevano bene.
Una vita a volte anche difficile, dedicata alla moto ed alla velocità; una passione che forse gli aveva permesso di superare anche la perdita di una persona cara avvenuta solo pochi anni fa. Una passione che però ha voluto da lui un prezzo troppo alto, un prezzo che non dovrebbe mai essere pagato da un ragazzo di ventuno anni.
Simone non c’è più, non tornerà mai più dal Nord Italia; da dove invece, forse, sarebbe rientrato ancora una volta vittorioso, acclamato dai tanti suoi amici.
Oggi tutta la nostra comunità si sveglierà più triste e piangerà questo ragazzo di Mologno. Già ieri sera la notizia si era diffusa velocemente passando di bocca in bocca ed era arrivata anche a Barga, a quel Bar del Paolo Gas che è ritrovo di tutti quelli che come Simone vivono in mezzo ai pistoni, alle corse, alla passione per le gare. Simone era uno di loro, uno di casa da queste parti, uno tenuto in considerazione per il suo valore in sella ad una due ruote. E così ieri sera, in sua memoria e come ultimo segno di rispetto, non si è tenuto il concerto previsto per la serata. Non era tempo di fare musica. Era tempo di stare in silenzio. Di spegnere musica e motori.
Noi lo vogliamo ricordare così, con questo filmato con la cronaca della Sillano-Ospedaletto dove si parla e si vede anche lui. Lo vogliamo pensare ed immaginare così: in sella alla sua moto, ad affrontare quegli ultimi tornanti prima di arrivare lassù in alto. Nella sua ultima, più impegnativa e definitiva corsa in salita. Che lo porterà a quel traguardo dove prima o poi arriveremo tutti noi, ma dove Simone è arrivato stavolta, troppo, troppo presto.
httpv://www.youtube.com/watch?v=rxrPYvHtqmQ