È stata una lunga domenica quella vissuta in Fornaci Vecchia l’11 settembre per la terza edizione della festa della Rovella, organizzata anche per celebrare il santissimo Nome di Maria, a cui la Chiesa Vecchia è intitolata.
I festeggiamenti religiosi sono iniziati la sera di sabato 10 con una processione che ha visto portare la statua della Madonna in corteo fino all’aia del Beniamino, dove poi si è tenuta una messa all’aperto illuminata dal bagliore dei ceri e accompagnata dai canti della Schola Cantorum.
L’Unità pastorale ha festeggiato così la titolare della chiesa, lasciando alla domenica tutte le iniziative “laiche” organizzate comunque per il bene della parrocchia: tutto il ricavato della vendita dei pesciolini fritti, delle torte casalinghe, delle cartelle della tombola e dei biglietti della lotteria, infatti, serviranno per rimpinguare le casse parrocchiali.
I fornacini – soprattutto quelli di Fornaci Vecchia – si sono impegnati al massimo per questa a festa, tanto che hanno cominciato a friggere pesce già dalla mattina e venduto porzioni di torte e di bomboloni (fritti all’istante da Paolo Orlandi) fino alla sera.
Per tutta la giornata in piazza della Chiesa, piazza S. Antonio e il tratto di via Provinciale attiguo (chiuso al traffico) ci sono state tante persone arrivate non solo per gustare la frittura ma anche per partecipare alla tombola, curiosare tra i banchetti di antiquariato e artigianato, visitare la mostra fotografica allestita nel giardino del Nilo Riani. Qui, curata da Milvio Sainati è stata proposta una retrospettiva sugli anni d’oro della Festa della Rovella, con foto d’epoca che hanno riportato alla memoria volti e luoghi degli anni cinquanta e sessanta.
Come un tempo anche la musica non è mancata, in questa edizione curata Nico e Tonino, con partecipazioni “straordinarie” come le voci del Nilo o di Giampiero Passini. A fine pomeriggio anche la staffetta dei rioni è tornata a dare la carica agli intervenuti, con una sgambata 3 per 3 tra le viuzze del vecchio Rione.
Così si è arrivati all’ora di cena e gli addetti alla frittura hanno ri-aumentato il ritmo della produzione per i tanti che si sono fermati anche a cena, data anche la clemenza del tempo, che quest’anno ha regalato una serata tiepida e piacevole.