Mentre in Via Fillungo alcuni negozi si sono affrettati a informarci che si l’iva era aumentata, ma che loro certo non ritoccheranno i prezzi facendosi, poveretti, carico dell’operazione, a pochi metri protagonista era l’Arte. Quella con la A grande.
Sabato sono andato a vedere l’apertura di Carte Rivelatrici. I Tesori nascosti della Collezione Peggy Guggenheim al Lu.C.C.A. Museum, per inciso uno spazio espositivo splendido. Una Collezione che raramente è esposta al pubblico, alcune opere lo sono a Lucca per la prima volta, anche per motivi di conservazione visto che sono, appunto, su carta.
Al Lu.C.C.A scopri come Peggy collezionava Kandinsky, Picasso, Sironi, Vedova, poi Moore, Mondrians, Fontana, Cocteau, solo per citarne alcuni.
E Sebastian Matta; qui è esposto Le Driadi, opera rimossa dalla Biennale di Venezia del 1948 perché troppo apertamente sessuale. E resti senza fiato per la bellezza dell’arte contemporanea, ma forse anche per un pugno allo stomaco. Diretto. Questa è arte tagliente, che ti scombussola, ti rivolta come un calzino. Non è una passeggiata. Esci con più interrogativi che risposte insomma.
E poi scopri lei, Peggy. Una vita straordinaria, la passione per l’avanguardia, le foto con gli orecchini e gli occhiali che artisti suoi amici le realizzavano. Sempre impeccabile negli scatti in bianco e nero, nel suo tailleur, macchina da scrivere, cani al seguito. Le dobbiamo molto penso. La sua passione, qualcosa di lei, la scopri fra le pieghe sottili di questa mostra evento. Ecco. Qui volevo arrivare.
In un momento di crisi nera come quella che stiamo vivendo oggi, per non farsi travolgere dalla povertà intellettuale, e morale, dal pattume, bisogna imparare, o reimparare, a respirare quanto di bello circola nel mondo. Non è la patonza che deve girare, parole del nostro amato Silvio B., ma ben altro. Fate un salto a Lucca, con calma; prendetevi il catalogo della mostra e portatevelo a casa. Non ci meritiamo, come l’arte, di essere sepolti dalla nuova barbarie. Peggy lottò contro quella di Hitler. Mi ringrazierete, ne sono certo.
Lucca – Lucca Center of Contemporary Art in Via della Fratta, 36 dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19 www.luccamuseum.com
Sante parole le tue!
Ma la patonza è la patonza!!!… eheheheheh (amara risata)… vallo a dire al popolo!!!
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