I festeggiamenti per il patrono di Fornaci, S. Antonio, quest’anno sono cominciati in anticipo, con un pranzo conviviale a base di porchetta che si è tenuto domenica 15 gennaio. Il maialino arrosto è diventato ormai una parte della tradizione di questa festa – da alcuni ritenuta anche di… cattivo gusto – e quest’anno i volontari dell’Unità Pastorale capitanati da don Antonio Pieraccini hanno pensato di fare le cose in grande.
Invece di preparare panini da asporto dopo la messa, si sono messi ai fornelli ed hanno preparato un pranzo di tutto punto per questa parte molto laica delle celebrazioni del Santo Patrono.
Per un motivo di praticità – ampie sale dove apparecchiare e la cucina attrezzata –il convivio si è tenuto presso la Chiesa del Cristo Redentore anziché in Fornaci Vecchia, dove la statua del Santo è custodita e dove di solito si svolgono le celebrazioni per la festa del patrono.
Ma se teniamo di conto il fatto che l’iniziativa era destinata a raccogliere fondi a favore delle attività dell’Unità Pastorale non possiamo che dar loro ragione e comprendere questa scelta.
Almeno cento convitati hanno preso parte al pranzo (e almeno quaranta alla cena) che sono state servite nelle sale parrocchiali del Cristo Redentore seguendo un menù di tutto punto: crostini al lardo, pasta con sugo di salsiccia, porchetta e patate cotte nel forno a legna, insalatina. E poi befana, frutta fresca, caffè e numerosi ammazzacaffè serviti con vero spirito di padrone di casa da don Antonio stesso.
Il clou dei festeggiamenti avrà poi luogo martedì 17, festa di S. Antonio Abate, con la celebrazione di tre messe nella chiesa del Santissimo Nome di Maria in Fornaci Vecchia (alle 7.30, alle 10.30 e alle 17.30) ed il ritorno della tradizionalissima fiera di S. Antonio, che si terrà come sempre in via Provinciale e dintorni per tutta la giornata.