Non è mancata neanche quest’ anno la tradizionale fiera che da quasi un secolo fa da cornice ai festeggiamenti in onore del Santo patrono di Fornaci, S. Antonio.
La giornata, iniziata con l’arrivo di decine di banchetti con merci varie, è stata scandita dalla santa messa celebrata in mattinata nella chiesa del Santissimo Nome di Maria, proprio al centro dell’area della fiera, e dal passeggìo lungo via Provinciale in cerca di qualche curiosità tra i banchi della fiera.
Così per tutto il giorno, per acquistare abbigliamento e calzature, ma anche gli squisiti dolciumi che si trovano solo dal “chiccaio”, per comparare viti ed alberi da frutto da trapiantare in attesa della bella stagione, o per affilare forbici e coltelli dall’arrotino, immancabile protagonista delle fiere della zona.
Durante il pomeriggio, presso la sede dell’associazione culturale Venti d’Arte in via Provinciale, è stato anche presentato il libro di Patrizia Bartoli “la venditrice di piccole cose” una raccolta di 10 racconti che parlano della vita nella nostra provincia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ripercorrendo la quotidianità dei quei giorni.
La “memoria” del paese è stata quindi rinnovata non solo con la sua più antica e tradizionale fiera, ma anche con la riscoperta di luoghi, tempi e personaggi restituiti dai ricordi Patrizia Bartoli, nata a Fornaci ma residente da anni a Sassuolo, dove ha insegnato lettere e dove vive tutt’ora.
Moltissimi visitatori sono arrivati a Fornaci non solo per la fiera ma anche per i negozi di via della Repubblica, dove sono iniziati i saldi di fine stagione; alle 17.30, la messa solenne celebrata da don Antonio Pieraccini ha poi concluso i festeggiamenti religiosi dedicati a Sant’Antonio.
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