Con l’“Orlando”, liberamente tratto dal romanzo di Virginia Woolf, si è conclusa ieri sera al Teatro dei Differenti la stagione di prosa 2011-2012.
Pubblico delle grandi occasioni per salutare la conclusione di una intensa stagione e per dare il benvenuto a questo atteso spettacolo, diretto da Emanuela Giordano e interpretato dalla bella attrice emergente Isabella Ragonese, già al cinema con Crialese, Virzì e Luchetti.
Il testo originale fu pubblicato per la prima volta nel 1928, biografico per certi aspetti e dedicato alla poetessa Vita Sackville-West, con la quale l’autrice Virginia Woolf intrattenne una relazione.
La trama si articola durante quattro secoli di storia e il personaggio in cui è incentrata tutta la vicenda è Orlando, androgino e refrattario alla vita da cortigiano, contrario alle regole e all’eventualità di un matrimonio e che finirà per risvegliarsi donna nel secolo XVIII, dopo uno dei suoi sonni letargici.
L’”Orlando” con la Woolf prima e con la Giordano adesso, diventa un eroe moderno, un po’ ragazzo ribelle ed un po’ donna sensuale, succube nel primo atto di un amore per una russa che lo deluderà profondamente e intraprendente, femminile e determinato nel secondo atto. Un uomo ed una donna racchiusi nello stesso personaggio, ma con l’unico scopo di risaltare le passioni, le ambizioni e le paure che ognuno di noi raccoglie in sé. Come dice la stessa Giordano
“è un libro in cui tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, possono ritrovare una ragione di emozione, di corrispondenza, di divertimento.”
Molto indovinata, a mio parere, la scelta di una scenografia su più livelli, rivolta ad attirare in ogni momento l’attenzione dello spettatore.
Ad affiancare la Ragonese un coro di altrettanto brillanti e giovani attori che rendono lo spettacolo della durata di circa due ore, piacevole e ritmato.
Ad interpretare la confidente del giovane protagonista c’è Sarah Biacchi, che non a caso porta il nome di Virginia nella scena, e che fa un po’ il “grillo parlante” della situazione, sempre pronta a proteggere, consigliare e testimoniare l’esperienza di Orlando. Bravo anche Fabrizio Odetto, noto doppiatore italiano, che nella sua poliedricità veste i ruoli di più personaggi, dall’Arciduca pretendente bisessuale a Greene, scrittore dai modi poco educati, ed ancora dal capo dei gitani all’aitante Marmaduk, affascinante marinaio ed aviatore che riuscirà a sposare e a dare due gemelli all’Orlando ormai diventato splendida donna. A chiudere il cerchio ci sono le due simpatiche cameriere Claudia Gusmano e Laura Rovetti ed i due fedeli uomini tuttofare interpretati da Guglielmo Favilla ed Andrea Gambuzza, che anch’essi si dividono tra cinema e tv.
Completano lo spettacolo un gruppo d’archi che esegue dal vivo il “tema musicale” di Orlando, elemento riconoscibile che scandisce il trascorrere del tempo.
Una bella conclusione per la stagione di teatro barghigiana che ieri sera è stata salutata anche da una piccola festicciola offerta tra i due atti dall’Amministrazione Comunale e servita dai giovani allievi dell’alberghiero di Barga.
Appuntamento quindi al prossimo autunno con l’intento di superare i risultati raggiunti quest’anno, con un aumento degli abbonati e del pubblico presente ogni serata, ma anche con un calendario ricco di grandi nomi e di spettacoli interessanti.