Una tragedia nella tragedia. Romano Carani, 73 anni, il falegname in pensione che il 9 ottobre 2011 uccise il figlio Andrea di 39 anni, si è tolto la vita ieri mattina impiccandosi nella cantina della sua abitazione in via Mazzoni a Barga, dove era rientrato da un paio di mesi agli arresti domiciliari.
Un nuovo doloroso lutto che scuote la piccola comunità del Lato dove vive la famiglia Carani e tutta Barga che ancora ricorda con sgomento l’omicidio che si consumò lo scorso ottobre.
Senza parole il legale dell’uomo, Paolo Biagiotti. Per l’avvocato l’uomo sarebbe apparso abbastanza tranquillo in questo periodo e niente avrebbe fatto pensare alla possibilità di un gesto estremo. La situazione, ci dice il legale, si stava evolvendo; era in corso una perizia psichiatrica che doveva stabilire l’infermità mentale del falegname al momento di compiere l’assassinio del figlio, celebroleso dalla nascita, strangolato con un paio di bretelle.
Si chiude così, in questo modo tragico, una vicenda dalle tinte meste fin dall’inizio.
Una vita, quella della famiglia Carani, segnata da sempre dalle condizioni di salute di Andrea, bisognoso di costanti cure fin dalla sua nascita. Le sue precarie condizioni di salute avevano piano, piano minato il carattere e la resistenza del padre che insieme alla mamma non lo aveva mai lasciato solo e lo aveva assistito costantemente nei quarant’anni del suo calvario.
Un omicidio, come confessò Romano Carani, dettato dall’esasperazione di una vita trascorsa accanto ad un figlio con gravi problemi di salute e dal timore di non essere più in grado di accudirlo.
La tragedia si consumò in quella notte del 9 di ottobre quando il padre, dopo essersi svegliato l’ennesima volta nella notte per calmare il figlio, era stato colto da un raptus e dopo aver preso delle bretelle lo aveva strangolato in pochi attimi nel letto.
La morte di Andrea aveva completamente distrutto e disintegrato questa famiglia dove adesso si stava cercando in qualche modo di raccogliere i pezzi e di andare avanti. Almeno fino ad ieri, almeno fino a questo nuovo tragico epilogo. Romano Carani, dopo aver tolto la vita al figlio, tormentato dal rimorso, ha deciso di fare lo stesso con la sua esistenza.