E’ iniziata stamani e si concluderà domenica sera “Terrafutura” la mostra-convegno unica nel suo genere che riunisce ogni anno le migliori energie e proposte della società civile, delle istituzioni e delle imprese impegnate nella costruzione di un futuro sostenibile e più equo per tutti.
Quest’anno il tema scelto dai promotori e partner di Terra Futura è “Lavoriamo per il futuro. Lavoro, sostenibilità ed equità”. “Nel bel mezzo di una crisi globale e solo apparentemente finanziaria” – dicono gli organizzatori – “soltanto ridando senso e dignità al lavoro è possibile restituire un significato al produrre in una prospettiva di riconversione-conversione ecologica e sociale dell’economia”.
Tantissimi gli appuntamenti in calendario: convegni, seminari, presentazioni di libri, workshop e dibattiti sulla sostenibilità, con l’intervento di esperti di settore e testimoni di rilievo nazionale e internazionale dal mondo della politica, dell’economia, della ricerca scientifica, del non profit, della cultura e dello spettacolo.
Tra i molti incontri in programma nella giornata di sabato spicca il convegno “La Terra futura che vogliamo: in dialogo con i Nobel alternativi per uno sviluppo alternativo, l’uso sostenibile delle risorse, il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente”. Intervengono SUSAN GEORGE, presidente del Transnational Institute, PAT MOONEY, coordinatore ETC Group (Ottawa, Canada), premio Nobel Alternativo 1985 e CARY FOWLER, presidente del Global Crop Diversity Trust Roma, premio Nobel Alternativo 1985.
Domenica spicca, invece, il seminario “Lavoro e libertà nelle terre della mafia – Giovani e anziani insieme sui terreni delle mafie per la legalità”. Si tratta di testimonianze e esperienze di giovani e pensionati dai campi di lavoro confiscati alla mafia.
Nei vari padiglioni della fiera si possono visitare stand che propongono forme di turismo sostenibile, prodotti biologici e buone pratiche, sia aziendali, sia nel governo del territorio.
Per chi volesse visitare la manifestazione la destinazione è la Fortezza da Basso di Firenze. Raggiungerla in treno è un modo per rendere più sostenibile la nostra “Terrafutura”. Per maggiori informazioni: http://www.terrafutura.it/