S’intitola “I luoghi del Pascoli” l’esposizione del noto maestro pistoiese Salvatore Magazzini, che ha aperto i battenti ieri sera. La mostra, allestita presso il Museo “Le Stanze della Memoria”, al civico 70 di via di Mezzo, è inserita nel ricco calendario delle celebrazioni del Centenario Pascoliano 1912-2012 del Comune di Barga e Fondazione Giovanni Pascoli. L’organizzazione dell’evento è appunto a cura dell’Amministrazione Comunale, con la collaborazione di Gianfranco Pinelli. Alla presentazione, avvenuta nell’atrio di palazzo Pancrazi, è intervenuto a fare gli onori di casa il vice sindaco, Alberto Giovannetti. Con lui, a parlare di Pascoli, arte e poesia, il conservatore di Casa Pascoli, prof. Gian Luigi Ruggio ed in seguito, dopo il taglio del nastro, il critico d’arte lucchese Marco Palamidessi, autore del testo introduttivo.
C’era naturalmente anche l’autore di questa ricca esposizione dedicata non tanto alla poesia pascoliana, ma ai luoghi che in qualche modo ne hanno ispirato i versi perché vissuti da Giovanni Pascoli: la natìa San Mauro di Romagna, e poi Urbino, Riccione, Rimini, Matera, Massa, Livorno, Pisa, Bologna, Firenze, Barga, Castelvecchio Pascoli, Castelnuovo Garfagnana, Messina, Amsterdam.
A questo e non alla poesia che, come da lui confessato, non è nelle sue corde, ha voluto ispirarsi l’artista Magazzini come ci spiega in questa intervista:
Tanta la gente che ha preso parte alla cerimonia inaugurale, richiamata anche dalla presentazione in questa occasione del film “Atmosfere pascoliane” del regista milanese Marco Poma, legato a Barga da un amore che dura da diversi lustri.
E’ davvero un bell’omaggio a Pascoli e soprattutto alle atmosfere, alle magie, al fascino della nostra terra quello realizzato da Poma che ha riunito trent’anni di riprese effettuate nei nostri luoghi alle più celebri poesie dei Canti di Castelvecchio lette da Franca Nuti e da Guido Ruberto.
Ne è venuto fuori un omaggio straordinario che speriamo adesso possa divenire un DVD di diffusione nazionale che meglio di tanti scritti potrebbe far capire quello che ha trovato Pascoli nella “valle del bello e del buono”. Sono straordinarie le riprese tirate fuori dal suo archivio di trent’anni dal regista milanese, realizzate peraltro con tecniche e tecnologie differenti che sono mutate continuamente ma che comunque, siano esse digitali o analogiche, ci raccontano e ci fanno intendere le atmosfere di Barga e soprattutto che queste non sono mutate dai tempi del Pascoli.
Così come ha fatto al pubblico presente ieri sera, è lo stesso Poma a raccontarci di questo film:
Due parole ancora sulla mostra. “I luoghi del Pascoli” sarà visitabile, ad ingresso libero, tutti i giorni fino al 31 luglio, rispettando i seguenti orari festivi e feriali di apertura: 10.30-12.30; 17.00-19.00; 21.00-23.00