Quella vissuta ieri sera al festival Letterario “Tra le righe di Barga” è stata una serata che ci ha riportato indietro nel tempo, agli anni di piombo, al terrore delle stragi ed a tante verità che non sono mai state dette. Le verità indicibili. Non dette dalle autorità, dalla magistratura che non ha avuto spesso gli elementi per confermare le sue verità e spesso non ha proprio potuto farlo; ma spiegate invece ieri sera dall’ex magistrato Rosario Priore che nella sua professione ha seguito ed indagato su quasi tutte le stragi degli anni di piombo, ma anche sul delitto Moro, sul caso di Ustica e su tanto altro.
Priore, con un’intervista di Andrea Giannasi, alla presenza del sindaco di Barga, Marco Bonini e di un bel pubblico, ha parlato di tante verità non dette, riportate nel suo libro “Intrigo internazionale”, scritto a quattro mani con Giovanni Fasanella.
Incalzato da Giannasi ha parlato di tutto quello che non è stato mai potuto dire dagli inquirenti ed ha sottolineato l’ombra di poteri internazionali forti tra i responsabili di tante stragi e delitti che hanno funestato il nostro paese dal 1969 in poi.
Nel suo libro ed anche ieri sera per il pubblico barghigiano, Priore ha ricostruito uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, testimoniando la verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze. E’ stata sempre colpita la manovalanza (e non sempre), ma poi la giustizia si è dovuta fermare senza arrivare a scoprire il livello più alto dei responsabili che spesso sono molto al di sopra di semplici appartenenti a gruppi brigatistici.
L’Italia è stata in quegli anni, e forse ancora oggi, al centro di una lotta, di una vera guerra per l’egemonia del Mediterraneo, il controllo delle fonti energetiche che ci hanno messo in rotta di collisione con l’asse franco-inglese che non ha mai sopportato il nostro rapporto privilegiato con la Libia. Ecco chi era il terzo giocatore dopo Urss e Stati Uniti.
Un terzo giocatore che forse si ritrova in varie forme ed anche con altri collegamenti dietro tanti delitti, tante stragi, tanti casi irrisolti o dei quali comunque non si è mai capito i mandanti: dalle stragi brigatistiche appunto, al rapimento ed all’uccisione di Aldo Moro, fino alla strage di Ustica.
Forse, appunto, perché nessuno ha mai potuto affermare con certezza queste verità.
Dell’intervista a Priore vi propoiniamo solo le battute iniziali: si parte dal golpe il Libia nel 1969. sentite le sue verita: