Bilancio più che soddisfacente per il festival “Garfagnana Fotografia” (chiusosi il 12 agosto) organizzato dal Circolo Fotocine Garfagnana: nonostante l’esiguo budget gli organizzatori sono riusciti a proporre un evento di altissimo livello con ben 11 mostre, premiazioni, lettura di portfolio, incontri e presentazioni.
Confermandosi un importante evento culturale che, in pochi anni, da semplice manifestazione estiva si sta trasformando in una manifestazione di valenza nazionale.
Tanti gli eventi e i nomi importanti per questa edizione. Il premio “Fibula d’oro”, in ricordo di Rodolfo Pucci, è andato a Fulvio Merlak, triestino, già presidente della FIAF per nove anni, ideatore di Portfolio Italia, riconoscimento unico nel mondo che premia il miglior portfolio premiato nelle principali manifestazioni di lettura portfolio d’Italia.
Non poteva mancare, nell’anno del centenario della nascita, il ricordo di Fosco Maraini con la bella nostra “Matsuri. Riti e feste del Giappone” e l’intitolazione a suo nome dal prestigioso riconoscimento per il reportage per il Portfolio dell’Ariosto.
Il premio è stato consegnato dalla vedova Maraini signora Mieko a Vincenzo Floramo, un triestino giramondo che ha presentato un reportage dalla lontana Birmania. Ha vinto invece il Portfolio dell’Ariosto e con esso la splendida NEX5, premio messo in palio da SONY, Karina Mariti, giovane autrice di Rosignano Solvay con un delicato e commovente lavoro sulla donna.
“Il Portfolio dell’Ariosto ha avuto numeri davvero ragguardevoli: 60 Autori partecipanti provenienti da tutta Italia, con oltre 140 letture effettuate dai sei qualificati lettori (Erba, Evangelisti, Ferri, Giuliani, Mancuso e Merlak) nei due giorni della manifestazione” spiegano gli organizzatori.
Molto apprezzate le mostre ed in particolare “Stato d’Italia” di Emiliano Mancuso (che ha anche tenuto un seguitissimo work shop), un viaggio lungo tre anni attraverso il nostro Paese, alla ricerca di storie, cronache e volti della crisi economica e sociale che stiamo vivendo: dagli sbarchi di Lampedusa alla vita nei palazzi della politica romana, passando per Rosarno e la rivolta dei braccianti africani, fino ai ragazzi di Taranto che vogliono rimanere lontani dai fumi delle acciaierie Ilva.
Per la mostra omaggio a Giovanni Pascoli, con 36 interpretazioni fotografiche di autori del Circolo organizzatore ed allestita in un fondo commerciale di Via Farini, si è trattato di una anteprima, la mostra è stata infatti presentata durante la Settimana del Commercio e rimarrà aperta sino al 26 agosto.
“Garfagnana Fotografia- concludono gli organizzatori- ha rappresentato anche una significativa ricaduta nel settore dell’accoglienza: oltre 400 pasti nei ristoranti ed almeno 80 pernottamenti alberghieri non solo a Castelnuovo. Una promozione per l’intero territorio arrivata su siti internet nazionali e di grande frequenza, ottima clientela anche per i negozi del centro storico. Le mostre, aperte mattina e pomeriggio per quindici giorni, sono state un frequentato obbiettivo per i numerosi turisti. Castelnuovo di Garfagnana è stato per alcuni giorni il centro della fotografia amatoriale italiana con una accoglienza curata ed attenta, un giudizio sui lavori presentati sereno ed onesto, che tanti sono quelli che ritornano ogni anno”.