Ambiente e risparmio energetico. Nel corso del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione 2012, l’assessore all’ambiente Giorgio Salvateci ha annunciato una serie di iniziative che il comune intererebbe mettere a segno in questi mesi. La prima e la sostituzione di tutti i punti luce dell’illuminazione pubblica che porterebbero ad un risparmio energetico del 65%.
Il comune – come ci ha spiegato lo stesso Salvateci – sta lavorando ad un progetto che è già a buon punto, grazie ad una collaborazione con un importante partner nazionale, che ci permetterebbe la sostituzione di tutti i 1900 circa punti luce dell’illuminazione pubblica. Si tratta di una operazione importante quanto doverosa in quanto le vecchie lampade sono altamente inquinanti e da tempo fuori legge, ma soprattutto consumano troppa energia rispetto alle nuove soluzioni possibili. Il risparmio sarebbe
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davvero notevole dal punto di vista energetico, economico ed anche per l’abbattimento delle soglie di Co2”.
“Il progetto – continua – prevede una diverso utilizzo di lampade di nuova generazione a basso consumo: quelle a luce più gialla, come già installate nella zona di via Pietro Funai a Barga e presso il PIP del Chitarrino a Fornaci, che verrebbero posizionate nelle aree industriali e lungo le strade, mentre si opterebbe per un’illuminazione più intensa, di colore bianco, nelle zone di maggior pregio come i centri storici.
In molti caso verrebbero sostituite anche le armature e quello che è più importante è che i nuovi impianti sarebbero predisposti per il telecontrollo dell’imtensità e delle ore di illuminazione, per ospitare il wi-fi e apparecchiature di videosorveglianza”.
E i costi?
“La cifra di questo intervento verrebbe coperta con un leasing ad interessi zero che verrebbe pagato in soli quattro anni con il solo risparmio energetico. La spesa attuale per l’illuminazione pubblica ammonta infatti a circa 200 mila euro. Si conterebbe di abbattere i costi a circa 65 mila euro l’anno quando il progetto sarà a pieno regime”.
Salvateci ci parla anche delle prossime iniziative circa la raccolta differenziata e le sue problematiche. Tra le priorità da affrontare il riordino a breve delle postazioni stradali, laddove si trovano ancora i cassonetti per le diverse tipologie di raccolta. Esistono punti critici, come lungo la provinciale per Pegnana, al Bivio di Renaio; a Ponte all’Ania e in loc. Bellavista a Barga, che sono soggetto di abbandoni sistematici di rifiuti ingombranti, inquinanti e pericolosi.
E quindi come procederà il comune?
“Dove potremo – risponde l’assessore – andremo ad eliminare le aree esistenti e dove non sarà possibile cercheremo di posizionarle in luoghi meno isolati, così da scoraggiare i malintenzionati dal continuare negli abbandoni selvaggi che sono un problema ambientale ed anche di costi.
C’è poi l’intenzione di potenziare, come già-annunciato da tempo, le zone dove si effettua la raccolta porta a porta. Prossime aree che dovrebbero essere coperte quelle di San Pietro in Campo e Mologno: “Stiamo attendendo – conferma Salvateci – un finanziamento provinciale che dovrebbe arrivare entro novembre. L’ampliamento delle aree di raccolta porta a porta aumenterebbe ed aumenterà di molto la soglia di raccolta differenziata realizzata dal nostro comune”.
Ultimo progetto annunciato ì quello per la probabile realizzazione nel territorio montano del comune di Barga di una piattaforma per la produzione di cippato, il combustibile che poi verrebbe utilizzato per gli impianti a biomasse presenti in valle del Serchio.
“Barga, grazie all’ASBUC ed al territorio gestito – spiega Salvateci – dispone di una notevole quantità di materia prima, il legname, da utilizzare per la produzione di cippato. Stiamo in proposito attendendo l’apertura di un bando del GAL che ci metterebbe a disposizione i finanziamenti necessari. Dopodiché faremo tutte le valutazioni del caso. Certo è che l’apertura di un impianto del genere permetterebbe una maggiore utilizzo di aree fino ad ora inutilizzate e poco controllate e soprattutto offrirebbe nuovi posti di lavoro”.
Quindi niente impianti a biomasse sul territorio?
“In questi bandi c’era anche la possibilità di richiedere investimenti per realizzare impianti a biomasse, ma riteniamo che i tempi non siano ancora maturi e aspettiamo momenti migliori dal punto di vista della sicurezza e della salvaguardia ambientale. Fino ad allora il Comune di Barga non intende procedere alla realizzazione di impianti a biomasse”.
(foto di apertura: Paolo Marroni)
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