Si sono conclusi domenica 16 settembre con una messa solenne di ringraziamento i festeggiamenti per il centenario delle suore Giuseppine di Chambery, voluti da un apposito comitato per dare un giusto tributo all’infaticabile presenza delle suore a Barga.
I festeggiamenti si erano aperti il 31 agosto e sono stati organizzati da un comitato che ha riunito membri dell’Unità Pastorale, della Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta, dell’Arciconfraternita di Misericordia e del Comune; tra di loro Suor Concettina Panicò, suor Maria Cristina Gavazzi, don Stefano Serafini, Alberto Giovannetti, Piergiuliano Cecchi, Tommaso Lemmi, Antonio Nardini, Myrna Magrini, Paola Pia, Maria Lammari, Luana Bernardi.
A memoria di questi sentiti festeggiamenti rimarrà un volume, consegnato in occasione della messa solenne di ringraziamento, dal titolo “le suore Giuseppine a Barga, una esperienza centenaria fra asilo Donnini e Conservatorio di santa Elisabetta”, che raccoglie scritti di diversi autori per tracciare la storia delle suore Giuseppine in generale ed in particolare nella loro centenaria presenza a Barga.
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Il volume, aperto dai saluti dell’arcivescovo di Pisa monsignor Giovanni Paolo Benotto, del sindaco di Barga Marco Bonini e del proposto don Stefano Serafini, inizia con una breve storia della congregazione e della fondazione della comunità di Barga scritta da Suor Maria Cristina Gavazzi, alla quale fa seguito l’intervento di Piergiuliano Cecchi che narra della fondazione dell’asilo Donnini.
A seguire i capitoli scritti da Maria Vittoria Stefani sulla donazione di palazzo Balduini alle suore e di Tommaso Lemmi sulla storia del Conservatorio di Santa Elisabetta. Chiude il libro, curato da don Silvio Baldisserri, uno scritto di Antonio Nardini nel quale l’autore ripercorre la storia degli ordini monastici nella nostra zona.
Riservate e fugaci, le suore Giuseppine sono state così giustamente festeggiate per la loro continua opera di bene portata avanti ancora oggi con la gestione dell’asilo Donnini, a dimostrazione del grande affetto che la comunità prova nei loro confronti.
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