La Protezione civile regionale ha emesso un bollettino meteo di allerta per questo fine settimana, valido dalle ore 18 di sabato, 10 novembre fino alle ore 12 di lunedì, 12 novembre 2012. Riguarda soprattutto il nord della Toscana e tutta la fascia costiera ed anche la nostra zona ne è interessata
Per quanto riguarda la nostra zona il livello di allerta è di tipo 2, ovvero sia di medio impatto per rischio idrogeologico od idraulico. Niente paura, non siamo ai massimi livelli di allerta e non si dovrebbero verificare problemi particolari nella nostra zona.
Quello su cui vogliamo però informarvi riguarda invece le cose da sapere a seconda del tipo di allerta meteo. Spesso
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anche in televisione si sente o si vede infatti di allerte meteo di tipo 1, 2, 3, ma il più delle volte non sappiamo che cosa questo voglia significare e che cosa ci si apsetta da noi semplici cittadini. Vo lo spiegheremo quindi più sotto.
Sappiate comunque per che l’allerta meteo di Livello 2 in vigore nelle prossime ore, sono previsti sì fenomeni meteo diffusi con possibili effetti sulla stabilità dei versanti e sui corsi d’acqua, ma questo, lo ripetiamo, non vuol dire che ci saranno particolari problemi. Il livello è infatti lo stesso delle allerte dei giorni scorsi e quindi non c’è da preoccuparsi più di tanto.
Comunque sia, se volete sapere che tempo farà e che cosa si prevede, seguite gli aggiornamenti che saranno pubblicati dal nostro meteorologo David Sesto anche in queste ore e sarete più che aggiornati sull’evolversi della situazione meteo.
Detto questo torniamo ai livelli relativi alle allerte meteo.
Si parte dal Livello 0: nessuna criticità.
In questo caso per quanto riguarda le norme di comportamento individuali si raccomanda solo di: essere informati; informarsi preventivamente circa eventuali rischi che possano interessare la propria abitazione e informarsi su cosa prevede il piano di protezione civile del proprio Comune; cndividere queste informazioni con i propri familiari ; vlutare necessità di aiuto di familiari e vicini in caso di emergenza.
Il Livello 1 prevede invece “Criticità ordinaria” ovvero basso impatto e gli scenari possibili sono veramente limitati: eventi molto circoscritti, anche intensi, di difficile localizzazione e previsione temporale. Sono tipicamente associati ai temporali o comunque a forti perturbazioni di breve durata; crisi del reticolo di drenaggio urbano e del reticolo minore, allagamenti localizzati delle zone depresse, allagamenti localizzati delle sedi stradali; frane superficiali, colate rapide; fulmini, caduta di rami. Insomma, non più di un forte temporale.
Per quanto riguarda le individuali consigliate si raccomanda solo di “Essere consapevoli”. Ovvero: tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni meteo; fare attenzione alle attività all’aperto; guidare con attenzione, in particolare nei tratti esposti a frane e caduta massi; fare attenzione agli attraversamenti dei corsi d’acqua (ponti o guadi) e alle zone depresse (sottopassi, zone di bonifica).
Passiamo quindi al Livello 2, quello attuale, ovvero “Criticità Moderata – Medio impatto” dove sono probabili, ma non certi sottolineiamo, “fenomeni pericolosi diffusi, con possibili danni a strutture e infrastrutture e rischio per la popolazione”. Gli scenari previsti per livello di tipo 2, sono: “Allagamenti diffusi nelle zone depresse e nelle aree a maggior pericolosità idraulica; innalzamento dei livelli idrici nei corsi d’acqua con conseguenti possibili inondazioni localizzate nelle aree contigue all’alveo e allagamenti localizzati delle sedi stradali; innesco di frane nelle aree a elevata pericolosità idrogeologica”. Sono solo ipotesi e nella stragrande maggioranza dei casi per questo tipo di livello non si hanno grandi problemi se non a livello circoscritto ad alcune località dove i fenomeni possono essere più intensi.
In questo caso, comunque, tra le norme individuali consigliate quella di: “Essere preparati”: seguire le indicazioni dell’autorità di protezione civile locale (Comune) e i canali informativi della viabilità; tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni meteo; mettere in salvo i beni collocati in locali allagabili prima dell’inizio dell’evento; evitare di sostare in cantine e nei locali seminterrati; evitare di sostare nelle zone circostanti gli alvei dei corsi d’acqua; limitare gli spostamenti, in particolare in aree montane in particolare nei tratti esposti a frane e caduta massi; mettersi in viaggio solo se necessario, procedendo a velocità ridotta e prestando comunque la massima attenzione alla presenza di detriti (sassi o fango) in strada; avvisare i VVF (115) se si nota la caduta di detriti in strada; evitare gli attraversamenti dei corsi d’acqua (ponti o guadi) e delle zone depresse (sottopassi, zone di bonifica); non camminare in zone allagate anche in modo lieve in cui potrebbero esserci tombini aperti o buche.
L’ultimo dei livello di allerta meteo per rischio idrogeologico è il Livello 3: “Criticità elevata – Alto impatto” dove sono previsti: “fenomeni diffusi estremamente pericolosi, alta probabilità di danni rilevanti a strutture e infrastrutture e rischio elevato per la popolazione”.
Le norme individuali da tenere presente sono in questo caso: seguire le indicazioni dell’autorità di protezione civile locale (Comune) e i canali informativi della viabilità; tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni meteo; mettere in salvo i beni collocati in locali allagabili prima dell’inizio dell’evento; non sostare in cantine e nei locali seminterrati; evitare di sostare nelle zone circostanti gli alvei dei corsi d’acqua; limitare gli spostamenti, in particolare in aree montane e in particolare nei tratti esposti a frane e caduta massi; mettersi in viaggio solo se necessario, procedendo a velocità ridotta e prestando comunque la massima attenzione alla presenza di detriti (sassi o fango) in strada; avvisare i VVF (115) se si nota la caduta di detriti in strada; non parcheggiare nelle zone a rischio, spostare l’auto solo prima dell’inizio dell’evento; evitare gli attraversamenti dei corsi d’acqua (ponti o guadi) e le zone depresse (sottopassi, zone di bonifica). Inoltre, in caso di utilizzo di dispositivo di assistenza medica (respiratore o altro) alimentato elettricamente, contattare il gestore; sSe la propria casa si trova in una zona a rischio idraulico, ma la propria abitazione è comunque in sicurezza, verificare il proprio kit di emergenza. Aiutare le persone non autosufficienti; se la propria casa si trova in una zona a rischio idraulico e la propria abitazione non è in sicurezza, recarsi altrove prima dell’inizio dell’evento, avendo cura di chiudere il gas, l’impianto di riscaldamento e quello elettrico; in caso di eventi improvvisi, o se non è possibile allontanarsi in sicurezza dalla propria abitazione, non cercare di mettere in salvo la tua auto o i mezzi agricoli: c’è pericolo di rimanere bloccati dai detriti e di essere travolti da correnti. Infine si raccomanda di recarsi ai piani superiori senza usare l’ascensore.
Lo vogliamo ripetere, a scanso di equivoci, per i prossimi giorni non sono previsti scenari foschi e tantomeno allerte di Livello 3. Quindi prendete questo articolo sono come un decalogo per essere informati e per sapere cosa fare quando viene proclamato un qualsiasi tipo di allerta meteo per rischio idrogeologico. Stampatelo e tenetelo in un posto dove lo potrete ritrovare in caso di necessità e così saprete sempre che cosa fare in caso di necessità.
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