Al via ieri sera la stagione teatrale al Teatro dei Differenti di Barga, quest’anno particolarmente ricca di eventi interessanti che vanno dal più classico Ionesco alla modernità di Ascanio Celestini e Paolo Rossi.
A dimostrare che gli organizzatori abbiano fatto centro ancora una volta c’è l’aumento degli abbonati che hanno riempito la sala con partecipazione ed entusiasmo. Ad aprire le danze è uno spettacolo piacevole e leggero interpretato dalla nota attrice Maria Amelia Monti e Gianfelice Imparato, affermato attore di cinema e teatro. “Tante cose belle”, diretto da Edoardo Erba, mette in luce un fenomeno molto diffuso e studiato in America, ma in cui tutti noi forse ci ritroviamo un po’: quello di accumulare in casa oggetti di ogni genere, dai quali ci distacchiamo difficilmente, anche se ormai vecchi ed inutilizzati, solo per il dispiacere di buttarli o perché chissà, magari in futuro, potrebbero servire. Di queste persone ce ne sono a milioni e negli USA vengono chiamati Hoarder. Orsina, la simpatica protagonista, è un hoarder e fa l’infermiera, o meglio, le punture a domicilio. Viene presa di mira dai suoi vicini di casa che non accettano il suo modo di vivere e che si rivolgono ad un nuovo amministratore condominiale, ben ricattabile, perché in crisi con il suo lavoro. Così l’ingenua Orsina sarà costretta a difendersi per non perdere la casa. Ma, come tutte le favole che finiscono bene, nonostante si [dw-post-more level=”1″] affrontino temi importanti come il disagio sociale e la disoccupazione, non mancherà il lieto fine ed il generoso Aristide, incapace di sfrattare la donna, si innamorerà della sua semplicità.
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Ad affiancare i due protagonisti ci sono gli altrettanto simpatici, anche se nel ruolo che interpretano di simpatico non hanno proprio nulla e bravi Valerio Santoro e Carlina Torta. Le due ore di spettacolo scorrono bene, soprattutto per il ritmo e per la simpatia di Maria Amelia Monti che fin dalle prime battute strappa sorrisi, per la sua spontaneità ed il suo atteggiamento naif che ben si addice al suo personaggio.
In un momento così difficile per gli italiani, dagli applausi nel finale, si percepisce la sensazione che al pubblico abbia fatto piacere vedere che ogni tanto la fortuna assiste gli umili, perché, e gli insegnamenti qui ci vengono da molto più in alto, sono loro che alla fine trionfano.
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