Il progetto di cui ho più volte parlato da queste pagine e che mi ha visto protagonista di un’intervista del bravo Nazareno Giusti vive un momento di particolare importanza e visibilità. E’, infatti finalista all’Agricoltura Civica Award 2013, un concorso finalizzato a far emergere le pratiche di Agricoltura Civica presenti nel paese, per farle incontrare tra loro e conoscere dalla collettività in modo da creare una conoscenza condivisa ed allargata di queste importanti forme di innovazione sociale.
Il concorso, organizzato da AiCARE – Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile e Etica col patrocinio dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria, è giunto alla terza edizione e ha visto la giuria impegnata a selezionare i 47 finalisti tra gli oltre 150 candidati. Il progetto degli orti scolastici è tra i 5 finalisti della sezione “Orti condivisi” e compete con realtà come il Politecnico di Milano e Miraorti, un progetto di agricoltura urbana partecipata sostenuto da varie fondazioni bancarie piemontesi.
Piccolo piccolo, ma grande nella forza del messaggio che trasmette, e molto intraprendente, il progetto che porto avanti da qualche anno è impegnato nella fase di valutazione che prevede la votazione on-line. Essa sarà seguita dalla valutazione di un giuria di esperti che designerà il vincitore. La premiazione è prevista per il primo di giugno a Torino.
Prima di spiegarvi come sostenere il progetto mi piace raccontarvelo così come lo troverete nella pagina in cui potrete esprimere il vostro voto:
Il progetto è nato quasi per caso quando mia figlia frequentava la scuola dell’infanzia (Nave – Lucca). Ho proposto alla scuola di realizzare un piccolo orto con finalità didattiche e nell’A.S. 2008/2009 siamo partiti con un’esperienza di coltivazione di ortaggi in due contenitori di legno alti 45 cm (“quota bambino”) ciascuno di 3 metri quadrati. Grazie alla straordinaria collaborazione di sei bravissime insegnanti l’orto è diventato un vero strumento didattico col quale alla scuola dell’infanzia si sono sviluppati concetti propri delle scienze, della matematica, delle scienze sociali, ecc. Abbiamo affrontato temi come la malattia, la morte, la vita in collettività, ecc.
Quell’esperienza va ancora avanti a titolo di volontariato tramite l’associazione AT&NA. Nel 2011 il modello è stato esportato in due scuole del comune di Pietrasanta (LU) grazie al sostegno di uno sponsor (www.giardinidellaversilia.com) e quest’anno lo sponsor ha assicurato lo svolgimento dell’attività in 4 scuole (una dell’infanzia e tre primarie). Questa parte dell’esperienza la porto avanti come attività professionale nell’ambito delle attività di Ecoland di cui sono socio.
Entrando nella pagina http://www.aicare.it/agricoltura-civica/emilio-bertoncini/ potrete vedere anche un breve video e seguire il link sia al sito del progetto, sia a quello che presenta gli altri sfidanti. Io, però, vi invito caldamente, a sostenere questa bella esperienza che porta le nostre scuole a competere con veri e propri colossi. Le centinaia di bambini con cui lavoro e ho lavorato si meritano questo riconoscimento. Quindi entrate nella pagina e cliccate su “mi piace” o sui pulsanti degli altri social media. Come dico da giorni, c’è bisogno di contagio per raccogliere il maggior numero di voti possibile. Dimenticavo: fate tutto a breve perché il 5/5 scade il termine per le votazioni on-line.
Intanto io ringrazio Giornaledibarganews.com per avermi concesso la possibilità di scrivere questo articolo “promozionale”.