Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal consigliere regionale Ardelio Pellegrinotti sull’ospedale unico della Valle hanno destato un putiferio. Specialmente in Media Valle. L’articolo con le opinioni di Pellegrinotti è uscito ieri, domenica12 maggio e già oggi si registrano diverse prese di posizione. Una la riportiamo a parte, in una lettera inviata alla redazione. L’altra è il comunicato emesso dal Comitato per la difesa del cittadino di Barga
“In relazione agli articoli sulla Sanità apparsi sulla stampa in data 12 maggio e più precisamente su La Nazione e su Il Tirreno il Comitato in Difesa del Cittadino risponde alle dichiarazioni rese dal Consigliere Regionale Ardelio Pellegrinotti – scrive il comitato – E’ chiaro ed evidente che l’Ospedale Unico avrebbe diviso la Valle, ma si è mai chiesto il perché?
Il Comitato riprende così’ una questione rilanciata nei giorni scorsi durante l’assemblea popolare di Barga: la divisione della Valle scaturita dall’operazione ospedale unico.
“L’Unità si era creata nel momento in cui si lavorava per mantenere e potenziare i due Presidi esistenti è chiaro che con l’uscita della costruzione di un nuovo Ospedale e la scelta del sito avrebbe portato – scrive il comitato – a rompere quell’equilibrio che dopo tanto lavoro si era creato portando nuovamente a divisioni di campanilismo”. A Pellegrinotti poi il comitato chiede: “Parla di votazioni fatte democraticamente. Le sembra democratico e legittimo che la Garfagnana (in seno alle decisioni della conferenza dei sindaci ndr) abbia a disposizione 256 voti e la Mediavalle, realtà più popolosa, con maggior numero di industrie, fabbriche e cartiere e con i più grossi comuni ne abbia 136 ? Se questa è la sua democrazia, ha un bel concetto di democrazia!? E le pare logico che si sia arrivati ad una votazione sulla scelta del Sito quando non si sapeva ancora che tipo di Ospedale sarebbe stato quello al Piano Pieve? Parla inoltre di integrazione di alcune specialità con il San Luca quando anch’esso risulta essere molto più piccolo del Campo di Marte e in una zona ancora più difficile per noi da raggiungere”.
E non è finita. Scrive ancora il comitato a Pellegrinotti:
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“E Lei che è da molti anni Consigliere Regionale, non conosce le realtà locali di dove abita e soprattutto i bisogni e le aspettative dei suoi concittadini? E continua a dire di andare avanti con la scelta Piano Pieve?! Ma fra Voi Consiglieri e Assessori Regionali non comunicate?
Parla di Campanilismo, se ci sono dei campanilismi lo vada a dire a quei Sindaci della Garfagnana che pur di avere l’Ospedale sotto casa accetterebbero anche fosse un “pollaio”. E’ proprio vero che è stata presa una brutta piega ma la colpa di chi è? Di chi amministra in questo modo o dei Cittadini che lottano per mantenere e potenziare i due Presidi Ospedalieri sui quali avete speso miliardi per cercare di metterli a norma, ed ora venite fuori con la costruzione di un nuovo Ospedale? Non è sperpero di denaro pubblico?”
Così ppoi conclude il comitato a Pellegrinotti: “Dite che bisogna tagliare perché non ci sono i soldi, e tagliate i servizi, riducete i medici, gli infermieri, i tecnici, aumentando d’altro canto i ticket, tutte le prestazioni sanitarie ecc. ; e nello stesso tempo volete costruire un nuovo ospedale… e dove li prendete i soldi?
Se questi soldi ci sono veramente utilizziamoli per potenziate i due Presidi esistenti; per renderli più efficienti creando magari una diversa organizzazione degli stessi ( che potrebbe essere la via dei due Poli con tanto di risparmio sulle sale operatorie e sui Medici ) in maniera tale che questi due Presidi possano dare vita ad un vero oispedale”.
Intanto si parla ancora dell’organizzazione della prossima manifestazione popolare in difesa dell’ospedale di Barga, promossa da Comune, Comitato per la difesa del cittadino e Osservatorio della Sanità. Ancora non è stata confermata la data ufficiale ma ormai sembra certa che si terrà la mattina del 25 maggio. In programma corteo per le vie di barga e l’occupazione dell’Ospedale “San Francesco”.
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Non lo conosco, mi riferisco al Pallegrinotti, ma lo facevo più informato e anche dalla parte della gente che si preoccupa della propria salute. Evidentemente anche lui quando è diventato “un pezzo un po’ più grosso” si è adeguato al menefreghismo imperante nei nostri uomini (si fa per dire) politici.
Sic!
Giuseppe Luti